Un fenomeno che denunciamo da anni, a tutti i livelli: politico, sindacale e di opinione pubblica, che deve essere fermato, per rispetto delle vittime, di quelle vittime che non rientrano a casa dalle loro famiglie. Dopo il tragico crollo nel cantiere per la costruzione di un supermercato a Firenze che è costato la vita a cinque persone mentre tre sono rimaste ferite, riaffiora la cruda realtà del lavoro sommerso e irregolare, con scarse protezioni di sicurezza e personale senza esperienza, “cercato qua e là" perché il mercato dell'edilizia deve tirare e fare da volano al Pil del Paese. Sotto le macerie a Firenze, dentro quel cantiere, con la trave caduta, si è spezzato il senso e valore del lavoro della nostra Costituzione che definisce l’Italia una Repubblica democratica fondata sul lavoro, si è spezzata la dignità del lavoro come tutela della vita e salute della persona. "La sicurezza non può essere considerata un costo! La tragedia di Firenze è l’ennesimo evento di una strage che deve finire e che sfregia i più elementari diritti costituzionali. Bisogna fermare la scia di sangue e bisogna farlo subito - sostiene la Cisl. E il governo riallacci subito il confronto con il sindacato per costruire insieme alle associazioni datoriali una strategia nazionale su sicurezza e dignità del lavoro". |