Fnp Emilia Romagna

Verso il congresso…

"Verso il congresso…

Lettera aperta di Loris Cavalletti, responsabile Pensionati Cisl Emilia-Romagna

Cara amica, caro amico,
in avvio del dibattito precongressuale nei comuni e nei distretti che ci porterà al  congresso Fnp-Cisl regionale e nazionale, ti partecipo alcune riflessioni sulla Cisl.
I risultati sorprendenti di questi mesi non sono il frutto di alcune circostanze che il Paese sta vivendo. Vengono da scelte fatte due anni fà, dopo il cambio del segretario generale della CISL.
Due anni fà la Cisl, l'intero movimento sindacale era messo all'angolo, nessun dialogo con il mondo imprenditoriale, ne ascolto o dialogo con il governo.
In questo quadro, la NUOVA Cisl ha scelto la strada del ricostruire relazioni e rapporti con tutti. Dentro il movimento sindacale ha riaffermato il valore dell'unità, ma come risultato di una propria forte identità. La ricerca di un dialogo con il mondo imprenditoriale è avvenuta attraverso nuove relazioni, considerando nefasta l'ipotesi di un intervento legislativo su materie attinenti alle parti sociali. La NUOVA Cisl ha tenuto aperto il tavolo anche in solitudine, come nell'autunno 2015, ma con la prospettiva di ricercare un'intesa con tutti. E con il governo non ha considerate definitivo il rifiuto al confronto. Tutto ciò era ed è oggi confermato dall'idea che la risposta ai gravissimi problemi per uscire dalla crisi è attraverso  un patto tra le forze sociali e il governo.
I risultati straordinari raggiunti in questi mesi sono il frutto di questo lavoro. Non è accettabile una riduzione a fattori contingenti. Questo è merito della Cisl e pertanto anche del sindacato Pensionati Fnp.
La Fnp, in questi anni difficili, ha sempre tenuto aperto il dialogo, il confronto ed  anche le iniziative unitarie con Spi e Uilp nella propria azione. La  manifestazione del 19 maggio a Roma: bella, partecipata, festosa ma nel contempo ferma sul fatto che i pensionati tutti insieme ‘alzavano la testa' ha posto la base per riavviare il confronto con il governo Renzi.
Il confronto non è stato di facciata, ne formale. Durato mesi e con passaggi difficili, il confront ha portato ad una conclusione unitaria, che ha fatto cambiare posizione a tutti, in primis al governo. Basta considerare che il governo aveva proposto un aumento delle pensioni minime, non frutto di contributi ed ha concluso con un aumento della 14° mensilità, ampliando in modo consistente la platea degli aventi diritto, dai pensionati a 750 euro a quelli a mille euro al mese. Ancora, l'ottenimento dell'unificazione della No Tax Area tra lavoratori dipendenti e pensionati, richiesta da oltre 20 anni a tutti i governi. Infine, l'accordo siglato con il governo non è stato solo a favore dei pensionati, ma qualcosa è stata data a  tutte le generazioni.  Dopo anni di trasferimenti di soldi dalla previdenza alla copertura del debito dello Stato, sono stati rimessi soldi nella previdenza, quasi 7 miliardi di euro con le  leggi di Stabilità. Non è poco e non è stato uno ‘scambio'. .
Questo cambio di clima è proseguito ed ha portato non solo ad evitare l'intervento dello Stato in materie contrattuali, ma a sottoscrivere intese innovative tra sindacati ed associazioni delle imprese, Confindustria ma anche commercio,  piccola industria, artigiani ed altri. La Cisl ha portato tutti al tavolo, così che alla fine è stata favorita la chiusura di contratti di lavoro per milioni di lavoratori. I metalmeccanici hanno realizzato un contratto unitario dopo 2 contratti separati. I pubblici dipendenti hanno rinnovato il contratto dopo un'attesa di 8 anni.
Ci si avvia al congresso, incontriamo gli iscritti Fnp orgogliosi di questi risultatti, intesi come punto di ripartenza non di arrivo. E' stata riaperta la strada dell'azione sindacale: ora c'è la notizia sui giornali e le televisioni che il sindacato è vivo e presente nel Paese ed I lavoratori ed i pensionati fanno accordi.
Certo non basta a soddisfare la Fnp, consapevole del dolore, povertà, solitudine, pesantezza della crisi caduta sulle spalle di anziani e pensionati. Ora però il sindacato è di nuovo in campo, contratta e si rinnova e con la forza dei suoi iscritti può anche migliorare il Paese, che ha le energie per ripartire. Tutti insieme si possono affrontare e risolvere problemi grandissimi. Uniti, iscritti e dirigenti Fnp, possono trovare risposte innovative ai problemi da risolvere e darsi nuovi ed ambiziosi obiettivi. Insieme nulla è impossibile.
Guerre, immigrazione, disoccupazione giovanile, non autosufficienza, solitudine, delinquenza, evasione fiscale, finanza vorace ci sono, ma insieme passo a passo, senza rancore, esaltazioni e ‘salvatori della Patria' si può cambiare  ed ottenere risultati: questa è l'idea forte della Cisl.
Di tutto ciò si parlerà nei congressi, di come anche il sindacato debba cambiare per essere costruttore, non demolitore, ed essere testimone di solidarietà, costruttore di ‘ponti'.
Per costruire benessere per i propri associati, occorrono sindacalisti Fnp ‘di strada'. Occorre continuare in questa sfida, perchè i più poveri che danno ogni mese un contributo meritano dirigenti che studino e dialoghino, ma soprattutto che siano testimoni di speranza.

05/12/2016

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