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Le pensioni 2018

Con l'edizione del 2018, la ventunesima, il Vademecum delle pensioni è da ritenersi una tradizione editoriale ormai consolidata per le Organizzazioni Sindacali dei pensionati di CGIL CISL e UIL.

Il compendio è considerato da coloro che operano sui territori e non solo, un utile strumento aggiornato in relazione alle ultime normative oltre a quelle che si sono accumulate negli anni precedenti.

Questa edizione contiene le novità introdotte dai provvedimenti legislativi emanati dal Governo anche sulla base dell'accordo siglato tra Governo e Sindacati. Infatti, la Legge di Bilancio per il 2018 accoglie molte analisi e proposte avanzate dal Sindacato, e la stessa Legge si inserisce in un quadro economico che nel corso del 2017 è migliorato, soprattutto per effetto della crescita delle esportazioni trainate sia dalla ripresa del commercio europeo che mondiale.

Tuttavia, anche se non c'è stata una soluzione su tutte le questioni che il Sindacato sia Confederale che dei Pensionati aveva posto con la “Piattaforma unitaria”, vengono previste misure positive, che attuano risposte concrete ed eque e che contribuiscono a ridurre i disagi dei lavoratori e dei pensionati.

Sulle pensioni, non possiamo negare che le stesse negli anni sono sempre state oggetto di manovre e contromanovre, e tra i tanti fattori che negli ultimi anni hanno inciso in modo irreversibile alla riduzione del valore degli assegni pensionistici, ricordiamo i reiterati provvedimenti del blocco della rivalutazione annuale dei trattamenti previdenziali da parte del Governo. Provvedimenti sempre più restrittivi che hanno indotto la Corte Costituzionale ad intervenire più volte sulla questione, fino ad arrivare all'ultima pronuncia decisa il 25 ottobre 2017, la n° 250, che ha respinto tutte le censure del DL 65/15.

La Legge di Bilancio 2018, come si diceva, seppur ha accolto alcune richieste del Sindacato, sul fronte delle pensioni molte ne ha disattese come la mancata separazione tra Previdenza ed Assistenza su questo punto è stata stabilita la costituzione di una Commissione Istituzionale, composta esperti del Ministero del lavoro e MEF, Inps, Inail, Istat e delle organizzazioni sindacali, la stessa Commissione si occuperà anche dello studio per individuare un paniere specifico per i pensionati. Un ulteriore Commissione Istituzionale dovrà definire la gravosità dei lavori anche in relazione all'età anagrafica e alle condizioni soggettive dei lavoratori ai fini del pensionamento e dell'aspettativa di vita.

Nella nuova normativa sono invece previsti alcuni importanti miglioramenti all'APE Social e alla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA). Inoltre riteniamo positiva anche la proroga al 2019 dell'Ape Volontaria o il ritorno, sempre dal 2019, alla perequazione delle pensioni a scaglioni secondo quando previsto dalla legge 388/00.

Grazie alle organizzazioni sindacali ci sono stati ulteriori miglioramenti, come l'ampliamento di specifiche categorie di lavoratori impegnati nelle c.d. “attività usuranti”, nonché la modifica del meccanismo di calcolo della speranza di vita e il pagamento delle pensioni il primo giorno bancabile del mese.

Positivo è anche l'intervento sulla Previdenza Complementare, ovvero l'equiparazione della tassazione tra dipendenti pubblici e privati e la possibilità per i nuovi assunti dal 2019 di aderire tramite l'istituto del silenzio assenso.

Non si può non condividere l'intervento da parte del Governo sull'aumento della percentuale stabilita in sede previsionale per il finanziamento dei Patronati, a fronte dei pesanti tagli avvenuti precedentemente, oltreché l'intervento economico a favore dell'attività in convenzione con i CAF.

Infine, è positiva la nuova regolazione dei rapporti tra Stato e INPS, i quali auspichiamo possano contribuire a fare chiarezza sulla solidità del bilancio dell'Istituto Previdenziale.

Proseguiremo incalzanti il confronto con il Governo, affinché tutte le Parti Sociali possano svolgere il proprio ruolo di mediazione, attraverso il “Tavolo”, portando risultati soddisfacenti sotto il profilo sia previdenziale che fiscale. Nell'ottica della concertazione auspichiamo che prosegua la volontà da parte del Governo di interrompere le reiterate strategie governative e istituzionali che, nel tempo, hanno permesso di mettere le mani nelle tasche dei pensionati per far cassa. Per la prima volta, dopo molti anni, sono stati ottenuti importanti risultati per milioni di persone, senza aver ridotto alcun diritto e tutela.

Continueremo con tenacia il nostro cammino al fine di conseguire obiettivi coerenti con i princìpi di giustizia ed equità sociale.


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