Se alla data della sua cessazione ha presentato domanda di prosecuzione volontaria ai versamenti, avrebbe potuto conseguire il diritto a pensione con i requisiti previsti dal Dlgs. n. 503/1992, ossia con i 15 anni di contributi.
Diversamente, al 67° anno di età e se in possesso di tutti i requisiti di legge richiesti potrebbe richiedere l'assegno sociale.
Per quanto riguarda le cosiddette posizioni “silenti”, di cui sono titolari soprattutto le donne che prima del 1996 hanno cessato l'attività lavorativa, da anni la nostra Organizzazione sta lottando perché queste vengano utilizzate nel sistema di calcolo contributivo, per dare diritto ad una pensione in base a quanto versato.
Ad ogni buon fine la invitiamo a recarsi presso una sede del nostro Patronato Inas-Cisl della sua città, con la relativa documentazione, per ottenere tutta l'assistenza necessaria diretta a verificare la sussistenza dei requisiti al fine di richiedere l'assegno sociale.