Perdurano i ritardi, ormai insopportabili, dei pagamenti delle prestazioni relative al TFR e TFS dei dipendenti pubblici. Non solo la norma vigente relativa ai termini di differimento dei pagamenti a 12 o 24 mesi a seconda della cessazione dal servizio per raggiunti limiti d’età o per dimissioni o pensione anticipata è ingiusta e discriminatoria rispetto al privato, ma financo i predetti termini non vengono rispettati dall’INPS.
Nonostante le sollecitazioni fatte in più occasioni all’INPS al fine di superare i ritardi di che trattasi, ad oggi non si possono apprezzare tangibili segnali di risoluzione della questione.
Abbiamo anche suggerito a tale riguardo all’INPS di considerare la materia come priorità e quindi di procedere in termini organizzativi e di rafforzamento del personale dedicato a tale compito, ma non possiamo riscontrare miglioramenti.
Per tali ragioni, sulla giusta spinta dei nostri iscritti vogliamo tentare di dare una scossa al sistema allo scopo di tutelare al meglio delle nostre possibilità questa giusta rivendicazione.
Al fine di sollecitare l’INPS ad adempiere al dovuto pagamento, abbiamo predisposto una specifica diffida, che troverete disponibile nelle nostre sedi RLS sul territorio, che ogni pensionato potrà inviare alla Sede INPS territorialmente competente.
Trascorso il termine indicato nella diffida (90 giorni), senza che l’INPS abbia provveduto alla liquidazione della prestazione, si potrà intraprendere l’iniziativa in sede giudiziaria.
La FNP a tal proposito, fornirà successivamente ogni informazione utile per attivare il contenzioso.
Le nostre sedi periferiche sono pronte a fornire le necessarie informazioni e supporti tecnici per i nostri iscritti e per coloro che aspirano a diventare nostri associati.
La FNP ancora una volta è in campo per sostenere i diritti e tutelare i nostri associati e più in generale rappresentare le necessità dei pensionati, degli anziani e dei fragili.
Pompeo Mannone
Segretario Generale Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti