Decreto Rilancio, le misure in materia di disabilità, mobilità sostenibile, innovazione tecnologica

Decreto Rilancio, le misure in materia di disabilità, mobilità sostenibile, innovazione tecnologica

Vi riportiamo una sintesi degli articoli contenuti nel Decreto Legge 19 maggio 2020, riguardanti i temi della disabilità, delle misure per incentivare la mobilità sostenibile e di tutte le tecnologie che migliorano i servizi alla persona sia a livello domiciliare che residenziale.

Art. 49
Creazione di un polo di eccellenza per la ricerca, l'innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore automotive nell'area di crisi industriale complessa di Torino.
Al fine di favorire i processi di transizione ecologica e la competitività nei settori della mobilità sostenibile pubblica e privata, ivi compresa quella elettrica, la guida autonoma, e ulteriori applicazioni dell'Intelligenza Artificiale al settore della mobilità, è autorizzata la spesa di 20 milioni di euro per l'anno 2020 per la realizzazione di un'infrastruttura di ricerca di interesse nazionale denominata "Centro nazionale per la ricerca, l'innovazione e il trasferimento tecnologico nel campo della mobilità e dell'automotive" con sede a Torino.

Art. 85
Indennità per i lavoratori domestici
Ai lavoratori domestici che alla data del 23 febbraio 2020 abbiano in essere uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali, è riconosciuta, per i mesi di aprile e maggio 2020, un'indennità mensile pari a 500 euro per ciascun mese.

Art. 89
Norme in materia di fondi sociali e servizi sociali
La rendicontazione da parte delle regioni, degli ambiti territoriali e dei comuni del 75% della quota relativa alla seconda annualità precedente del Fondo nazionale per le politiche sociali, del Fondo nazionale per le non autosufficienze, del Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità prive di sostegno familiare, del Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, è condizione sufficiente all'erogazione della quota annuale di spettanza, ferma restando la verifica da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali della coerenza degli utilizzi con le norme e gli atti di programmazione.
Le amministrazioni destinatarie dei fondi possono includere specifiche spese legate all'emergenza COVID-19, anche finalizzate alla riorganizzazione dei servizi, all'approvvigionamento di dispositivi di protezione e all' adattamento degli spazi.

Art. 104
Assistenza e servizi per la disabilità
Al fine di potenziare l'assistenza, i servizi e i progetti di vita indipendente per le persone con disabilità e non autosufficienti e per il sostegno di coloro che se ne prendono cura, il Fondo per le non autosufficienze è incrementato di ulteriori 90 milioni di euro per l'anno 2020, di cui 20 milioni destinati alla realizzazione di progetti per la vita indipendente.
Al scopo di potenziare i percorsi di accompagnamento per l'uscita dal nucleo familiare di origine, ovvero per la deistituzionalizzazione degli interventi di supporto alla domiciliarità e i programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e del livello di autonomia possibile, il Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare è incrementato di ulteriori 20 milioni di euro per l'anno 2020.
Per garantire misure di sostegno alle strutture semiresidenziali a carattere socio-assistenziale, socio-educativo, polifunzionale, socio-occupazionale, sanitario e socio-sanitario per persone con disabilità, che in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da COVID 19 devono affrontare gli oneri derivante dall'adozione di sistemi di protezione del personale e degli utenti, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, è istituito il Fondo di sostegno per le strutture semiresidenziali per persone con disabilità, con una dotazione finanziaria di 40 milioni di euro per l'anno 2020.

Art. 109
Servizi delle pubbliche amministrazioni
Durante la sospensione dei servizi educativi e scolastici, e durante la sospensione delle attività sociosanitarie e socioassistenziali nei centri diurni per anziani e per persone con disabilità, dei centri diurni e semiresidenziali per minori, per la salute mentale, per le dipendenze e per persone senza fissa dimora, considerata l'emergenza di protezione civile e il conseguente stato di necessità, le pubbliche amministrazioni forniscono prestazioni in forme individuali domiciliari, o a distanza, o rese nel rispetto delle direttive sanitarie negli stessi luoghi dove si svolgono normalmente i servizi senza ricreare aggregazione, pure su proposta degli enti gestori, avvalendosi del personale disponibile, anche dipendente da soggetti privati che operano in convenzione, concessione o appalto.
Tali servizi possono essere svolti alle stesse condizioni assicurative sinora previsti, anche in deroga a eventuali clausole contrattuali, convenzionali, concessorie, adottando specifici protocolli per assicurare la massima tutela della salute di operatori ed utenti.

Art. 114
Differimento dei termini per la stabilizzazione dei contributi a favore dei comuni per interventi di messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l'abbattimento delle barriere architettoniche
Al fine di assicurare, limitatamente all'anno 2020, ai comuni, la stabilizzazione dei contributi per gli interventi di messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l'abbattimento delle barriere architettoniche, dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono differiti i termini di esecuzione dei lavori rispettivamente al 15 luglio, 30 agosto, 15 novembre 2020.

Art. 229
Misure per incentivare la mobilità sostenibile
- Il Decreto prevede la concessione in favore dei residenti maggiorenni nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia, ovvero nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, di un "buono mobilità", pari al 60 per cento della spesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore a euro 500, a partire dal 4 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, per l'acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché' di veicoli per la mobilità personale elettrici, l'utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture.
Per ridurre le emissioni climalteranti, nei comuni interessati dalle procedure di infrazione comunitaria, per ogni veicolo rottamato dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, si prevede un "buono mobilità", pari ad euro 1.500 per ogni autovettura e ad euro 500 per ogni motociclo rottamati da utilizzare, entro i successivi tre anni, per l'acquisto, anche a favore di persone conviventi, di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale, nonché' di biciclette anche a pedalata assistita, e di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica o per l'utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale.

- Il Fondo Programma sperimentale buono mobilità, istituito presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nel 2019 è incrementato di ulteriori 50 milioni di euro nell'anno 2020.

- Il Decreto istituisce la Casa avanzata, ossia la linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli e la corsia ciclabile: parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede. La Corsia ciclabile è parte della ordinaria corsia veicolare, con destinazione alla circolazione dei velocipedi.

- Allo scopo di facilitare il decongestionamento del traffico nelle aree urbane mediante la riduzione dell'uso del mezzo di trasporto privato individuale, le imprese e le pubbliche amministrazioni con più di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di Regione, in una Città metropolitana, in un capoluogo di Provincia, ovvero in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti, sono tenute ad adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale dipendente finalizzato alla riduzione dell'uso del mezzo di trasporto privato individuale nominando, a tal fine, un mobility manager con funzioni di supporto professionale continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali di mobilità sostenibile.

Art. 239
Fondo per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione
Nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze è istituito un Fondo di 50 milioni di euro per l'anno 2020, per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione del patrimonio informativo pubblico a fini istituzionali.

27/05/2020

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