Settembre 2020: addio al Superticket Sanitario

Settembre 2020: addio al Superticket Sanitario

Legge di Bilancio 2020, dal primo settembre, nessun cittadino, a prescindere dal reddito, pagherà il “superticket”, ossia la quota fissa di 10 euro sulla ricetta per visite specialistiche ambulatoriali ed esami diagnostici. Arriva lo stop al superticket sanitario in tutta Italia. Viene così abolita la quota variabile applicata alle prestazioni del Sistema Sanitario Nazionale, secondo quanto previsto dall'ultima finanziaria. Quasi ovunque per ogni ricetta si spenderà al massimo 36.15€ e, in alcune regioni, i cittadini arriveranno a risparmiare fino a 30€ a ricetta.

Questa decisione del Governo è stata per anni sollecitata dalla nostra Federazione e dalla Cisl tanto da essere stata inserita nella piattaforma unitaria CGIL-CISL-UIL.

Il cosiddetto “superticket” era stato introdotto già con la Legge 296/2006 e poi riproposto con la Legge Finanziaria del 2011, ad integrazione del ticket sanitario. Era, di fatto, pagato per lo più, da gran parte della popolazione in età lavorativa e dai pensionati con redditi familiari superiori ai 36.151,98 euro, con l'esclusione degli esenti per patologie, età e reddito.

Già da subito l'aggiunta del superticket al costo delle prestazioni, soprattutto su quelle a basso costo, come ad esempio le radiografie, aveva indotto molte persone a rivolgersi direttamente alla Sanità Privata, determinando una forte riduzione delle entrate delle prestazioni del Sistema Sanitario Nazionale.

Sin dall' inizio della sua applicazione, alcune regioni quali Basilicata, Sardegna, Valle d'Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano hanno deciso di non applicarlo, mentre le altre lo hanno impiegato in modo differenziato. Vista la consistente diminuzione delle entrate, gran parte delle regioni, dal 2020, lo hanno progressivamente abolito.

Per cancellare definitivamente questa “tassa” il Governo ha stanziato sul Fondo Sanitario Nazionale 185 milioni di euro per l'anno 2020, per i mesi da settembre al 31 dicembre, e 554 milioni di euro a decorrere dal 2021.

Dopo questo primo importante fatto positivo ci auguriamo che l'accesso alle prestazioni sanitarie sia sempre più facilitato senza ulteriori limitazioni e che siano rafforzati tutti servizi del SSN con investimenti in risorse umane, infrastrutture e prestazioni salvavita.

Cos'è il superticket sanitario

Il superticket sanitario, introdotto nel 2011, era un'aggiunta al tiket già pagato: 10 euro (definiti a livello forfettario) in più su ogni ricetta per le prestazioni ambulatoriali (visite ed esami specialistici). Ogni regione poi ha avuto la facoltà di applicarlo in modo differente. Alcune, come Abruzzo, Lazio, Liguria, Puglia, avevano applicato direttamente i 10 euro sulla ricetta. In Toscana il superticket era invece proporzionale al reddito e poteva arrivare a 30 euro per redditi superiori a 100 mila euro. In altre come Lombardia e Piemonte era proporzionale al valore della ricetta. L'importo massimo era 15 euro. Durante il 2020 tutte le regioni hanno introdotto misure importanti per ridurre l'impatto del superticket, diminuendo il suo importo, o addirittura eliminandolo del tutto.

 

22/09/2020

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