Fnp Sardegna

Gli anziani “martiri” del Coronavirus

"Gli anziani “martiri” del Coronavirus

Ci sono anche gli anziani sardi nella categoria anagrafica degli over 60 dove da inizio della pandemia si concentra, in Italia, il 95,6% dei decessi.

Il senso di responsabilità dei sindacati ha impedito clamorose proteste per denunciare disfunzioni, disorganizzazione e carenze del sistema sanitario sardo, evidenziate in tutta la loro drammaticità durante 11 mesi di lotta al coronavirus. Il personale sanitario per mesi ha lottato – a volte privo anche di dispositivi individuali di protezione – contro un nemico aggressivo come pochi. Purtroppo le carenze non hanno creato solamente disagi, come spesso avviene nel settore pubblico, ma hanno reso più difficile contrastare prontamente - nonostante l'impegno e i sacrifici di medici e infermieri - e col massimo dell'efficacia l'epidemia di coronavirus, con tutte le conseguenze, anche drammatiche, che in queste situazioni si generano.

La FNP della Sardegna fa appello a tutte le forze politiche perché si mobilitino e mettano in campo ogni risorsa umana per recuperare i ritardi nella distribuzione e inoculazione dei vaccini. Ogni giorno che passa significa centinaia di contagi e una decina di morti.

Non si tratta solo di voler uscire rapidamente da questa situazione per tornare alla sospirata normalità, ma di lottare contro il tempo per salvare la vita dei nostri anziani. In questo senso non basta disporre dei vaccini, ma si deve allestire ogni struttura – ordinaria e straordinaria – per vaccinare in poco tempo tutta la popolazione sarda. Di fronte a questa mortale emergenza deve esser fatto ogni sforzo perché alla morte per coronavirus si sta aggiungendo quella per altre patologie trascurate a causa di Covid 19. In Sardegna il 44,1% delle persone soffre di almeno  una malattia cronica;  il 26,3% di almeno 2 malattie croniche; il 19,3% di ipertensione.

L'età anagrafica, inoltre, non è un criterio per decidere se far accedere o meno un malato di coronavirus alle cure in terapia intensiva, ma deve essere considerata nel contesto di una valutazione clinica globale del paziente.

02/02/2021

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