"Le porte della Sardegna sono tradizionalmente aperte a tutti, ma in questa particolare emergenza chiediamo al Presidente della Regione e alle istituzioni di mettere in atto tutte le iniziative per tutelare le popolazione dell’isola dai rischi di un incontrollato e non governato arrivo di turisti da altre regioni, che potrebbe compromettere la situazione, sempre a rischio della Sardegna nonostante l’attuale classificazione di «regione bianca»".
Anche questa preoccupazione è entrata nel “pacchetto” di problemi presentato questa mattina dai segretari regionali dei pensionati SPI-Cgil (Marco Grecu), FNP-Cisl (Alberto Farina) e Uil Pensionati ( Maria Giuseppa Spezziga) al Presidente Michele Pais e ai capi gruppo del Consiglio regionale nel corso di un incontro al termine del presidio organizzato dai sindacati sotto il palazzo del Consiglio in via Roma.
“Il Presidente e i capi gruppo hanno ascoltato le nostre richieste e proposte – dicono i tre segretari dei pensionati – per migliorare e preservare la vita di una larga parte della popolazione sarda, la più debole ed esposta ai rischi della pandemia”.
Marco Grecu, Alberto Farina e Maria Giuseppa Spezziga hanno richiamato l’attenzione del Presidente Pais e dei capi gruppi “sulla necessità di accelerare le operazioni di vaccinazione degli anziani e sui ritardi e le disfunzioni che in Sardegna lasciano al momento senza copertura vaccinale oltre 80 mila ultraottantenni”.
“ Se non si muore di Covid si può morire a causa dei problemi creati dal Covid, come il blocco delle visite specialistiche negli ospedali. La maggior parte dei nostri iscritti – hanno anche detto i sindacalisti ai rappresentanti del Consiglio regionale – non dispone delle risorse economiche per rivolgersi alla medicina privata per le visite specialistiche e strumentali. I conseguenti ritardi nei controlli possono far evolvere negativamente le patologie più gravi”.
I sindacati hanno richiamato l’attenzione del presidente Michele Pais e dei capi gruppi su due altri problemi: ruolo dei medici di base e protocollo d’intesa sull’organizzazione delle RSA. “ I medici di base – hanno detto Marco Grecu, Alberto Farina e Maria Giuseppa Spezziga – possono svolgere un ruolo determinante nell’accelerare le vaccinazioni e, perfino, farle a domicilio per i pazienti allettati. A tal fine auspichiamo che l’Assessore chiuda al più presto gli accordi con la categoria. Per quanto riguarda le RSA, per molti mesi l’anello più debole nella lotta di contrasto al Coronavirus, abbiamo chiesto un protocollo d’intesa, come fatto da molte altre regioni, che consenta e regolamenti le visite dei parenti”.