L’ingiustificata ed inusitata invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha determinato la doverosa e giusta reazione dell’Europa e degli Stati Uniti, i quali hanno adottato nei confronti dell’invasore russo pesanti sanzioni economiche e finanziarie.
Tali decisioni stanno avendo certamente un forte impatto sull’economia russa ma inevitabilmente avranno effetti negativi anche sulle economie dei Paesi europei.
In particolare sul nostro Paese, perché l’Italia e la Germania sono i maggiori fruitori del gas russo ed anche perché i prodotti manifatturieri europei hanno grande mercato in Russia che, come è noto, ha immense risorse naturali ma basso sviluppo e grandi diseguaglianze sociali poiché la ricchezza del Paese è in mano a pochi oligarchi.
Le conseguenze negative sulle famiglie e sulle imprese debbono essere contrastate con provvedimenti adeguati a favore delle famiglie e dei redditi medio bassi ed è urgente diversificare le fonti di approvvigionamento del gas, utili a compensare i maggiori costi e le minori esportazioni.
È necessario che la Comunità Europea rimanga unita e tenga duro, solo così le sanzioni messe in campo insieme agli USA possono rilevarsi efficaci e sconfiggere la irragionevole prepotenza di Putin.
Dobbiamo aiutare in ogni modo l’Ucraina, la democratica Ucraina che lotta per la libertà e l’auto determinazione del suo popolo.
È un conflitto profondo per l’affermazione della democrazia sull’autocrazia di Putin, regime dittatoriale che reprime i manifestanti russi, controlla la magistratura, il Parlamento ed i mass media.
Per questo la difesa dell’Ucraina è la difesa della democrazia, dello stato di diritto, della libertà e dunque è la nostra scelta non negoziabile.
La Cisl, come ha dichiarato il Segretario Generale Luigi Sbarra, è pronta a fare la sua parte e fa appello a tutti i sindacati italiani ed europei di partecipare alla grande opera di solidarietà in favore della popolazione Ucraina.
Pompeo Mannone
Segretario Generale Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti