A sentire il Ministro per la transizione ecologica, Roberto Cingolani, siamo di fronte ad una colossale truffa per l'impennata del prezzo dei carburanti poiché non esiste motivazione tecnica che la giustifichi.
Ciò, perché la crescita enorme del prezzo del gas e del petrolio, non è legata alla situazione reale del mercato globale dato che non ci sono discrepanze tra domanda ed offerta.
Se le forniture di gas e petrolio non sono state ridotte nonostante l'inusitata e drammatica invasione dell'Ucraina trattasi evidentemente di pura speculazione.
Non solo, se parliamo poi, solo della benzina e del gasolio venduti in questi giorni presso i distributori, è noto che gli approvvigionamenti vengono acquistati mesi prima e dunque a prezzi molto più bassi.
Per tali ragioni diventa ragionevole il sospetto che sono in corso eventi speculativi a danno dei cittadini consumatori ed anche delle attività economiche, basti pensare agli effetti conseguenti sui trasporti di merci e beni di consumo, sulla pesca e sui rincari dei prodotti alimentari, oltre al caro bollette del gas e della luce.
Condizione questa, assolutamente nefasta, che in particolare colpisce i redditi medio bassi e la stragrande maggioranza dei pensionati del nostro Paese e quindi genera ulteriori diseguaglianze.
Ed allora fa bene la procura di Roma ad indagare sulle speculazioni ed affidare le verifiche alla Guardia di Finanza.
Occorre nell'immediato abbassare le accise e l'Iva sui prodotti energetici, rateizzare i pagamenti delle bollette di gas e luce e, più in generale, realizzare un recovery energetico che garantisca agli Stati della Comunità Europea gli stock necessari per la ripresa economica e per fronteggiare gli effetti dei fenomeni geopolitici odierni e quelli in prospettiva a causa di un ordine mondiale ormai in ricostruzione.
Pompeo Mannone
Segretario Generale Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti