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Sicurezza sui posti di lavoro: scenario allarmante

"Sicurezza sui posti di lavoro: scenario allarmante

Dopo il calo inevitabile dei casi durante la pandemia, quando molte aziende sono state ferme e si è utilizzato in modo massiccio lo smart working, con la ripresa intensa delle attività produttive, i numeri di incidenti e malattie sul lavoro sono tornati ad aumentare in modo preoccupante.

Con più di 2 morti al giorno l’emergenza è sotto gli occhi di tutti. L’ultimo caso è di lunedì scorso in un cantiere edile a Milano.

I freddi dati contabili, raffigurano le sorti delle persone, e dunque è necessario che la sicurezza diventi un tema centrale all’ordine del giorno della politica e delle Istituzioni e delle attività d’impresa, affinchè il lavoro sia dignitoso, adeguatamente retribuito e sicuro, fonte di vita e di coesione sociale come martedì scorso, tra i vari temi, ha evidenziato il nostro Segretario Generale, Luigi Sbarra, illustrando l’agenda Cisl ai mass media.  

Ogni settore ha delle proprie normative tecniche specifiche che non sempre vengono rispettate. Sul piano trasversale le più ricorrenti sono riferite alla mancata o non completa valutazione dei rischi, mancata formazione specifica dei lavoratori, utilizzo delle macchine avendo rimosso le protezioni, non uso corretto dei DPI.

Le ragioni sono molte e diversificate. Le principali e più frequenti sono i costi della prevenzione; la sottovalutazione delle conseguenze della mancata tutela, i non sufficienti controlli degli organi di vigilanza sulle aziende che lavorano in modo illecito.

In taluni casi infatti, le aziende danno la priorità alla produzione e al guadagno facile e le facilitazioni nell’avviare una attività produttiva, utili per favorire ed accelerare l’imprenditorialità responsabilizzandole nella realizzazione, ma anche foriera talvolta di scarsa conoscenza ed incompetenza in tema di tutele e di salute e sicurezza sul lavoro.

E’ necessario, a mio giudizio, una verifica permanente del rispetto dei contratti collettivi di lavoro e di quelli aziendali, controlli ispettivi continui e non episodici delle autorità preposte, più consapevolezza dei rischi lavorativi e certamente sanzioni pesanti anche di tipo penale sui responsabili delle imprese che colpevolmente non rispettano le norme all’uopo previste.

Non conosciamo i dati degli incidenti domestici ma sappiamo che sono frequenti e piuttosto gravi. Tali incidenti accadono per superficialità e sottovalutazione dei pericoli. A tal fine occorrerebbe una formazione di base collettiva minima ma essenziale. Così come abbiamo fatto nei confronti dei nostri Coordinatori delle RLS.

Penso che dovremmo tutti contribuire responsabilmente a sviluppare tra i cittadini la cultura della sicurezza nel Paese, a tutto campo, in questo campo specifico e più in generale sulla sicurezza dei territori, flagellati dagli effetti devastanti dei mutamenti climatici. Tema anche questo relativo alla sicurezza, molto lontano ancora una volta dal programma dei partiti nella attuale fase elettorale.

Pompeo Mannone
Segretario Generale Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti

15/09/2022

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