Le crisi in atto nel Paese, di carattere emergenziale, necessitano di risposte urgenti e strutturali. Auspichiamo che dopo le imminenti elezioni politiche il nuovo governo possa mettere in campo nuovamente il confronto con le parti sociali, fondamentale per avviare a soluzione le gravi problematiche che investono la società ed i cittadini. La nostra Cisl ha lanciato a tale riguardo l’agenda sociale, frutto di analisi attenta dei problemi reali dell’intero Paese.
Bisogna rilanciare lo sviluppo ed il lavoro, mettere mano ad un’efficace lotta all’evasione fiscale, dare corpo alla riforma fiscale impantanata nell’attuale Parlamento che sgravi soprattutto le fasce medio basse dei redditi da lavoro e da pensioni.
Occorre mettere a terra una riforma sanitaria e socio assistenziale, anche con assunzioni straordinarie di medici, infermieri ed assistenti sociali, che garantisca a tutti i cittadini servizi adeguati alla crescente domanda che proviene dalla collettività soprattutto dalle fasce più povere. I nostri pensionati ci sollecitano questa esigenza primaria.
La previdenza poi, va riformata su criteri di sostenibilità sociale e flessibilità in uscita.
Previdenza quindi, equa ed inclusiva. Va costruita una riforma che garantisca meccanismi di flessibilità in uscita nel solco dei criteri di equità, inclusione e sostenibilità sociale.
Di particolare importanza per noi è un nuovo adeguamento dell'assegno pensionistico al costo della vita.
Auspichiamo che le indicazioni a questo fine previste dalla legge attuale ed in vigore da gennaio 2023 non siano oggetto di valutazioni diverse da parte del nuovo governo che dovrà, appena insediato, immediatamente mettere mano alla nuova legge di bilancio.
Le pensioni in Italia, come è noto, sono le più tassate in Europa e quindi non possono subire ulteriori effetti negativi. La maggioranza delle pensioni infatti, come attesta l’Inps, sono al di sotto di mille euro mensili.
Si deve ridurre pertanto la pressione del fisco su lavoratori e pensionati, garantendo il principio della progressività, innalzando la no tax area per le fasce deboli, abbassando le prime aliquote Irpef, e rafforzare le detrazioni.
Infine sulla legge sulla non autosufficienza, dato che l’attuale governo è agli sgoccioli, pur sollecitandone nuovamente un primo esame in queste ore, auspichiamo che, per il nuovo Governo e per il Parlamento che si insidieranno diventi una priorità assoluta.
Pompeo Mannone
Segretario Generale Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti