Dalla morte della giovane Mahsa Amini in Iran sono divampate le manifestazioni di piazza che hanno coinvolto più di ottanta città.
La ragazza era stata arrestata, tre giorni prima, dalla Polizia Morale perché portava il velo in modo inappropriato - una ciocca di capelli non era coperta - ed è deceduta in carcere in circostanze e per cause poco chiare.
Il nome di Mahsa Amini è diventato il simbolo delle proteste delle donne il cui slogan principale “Zhen, Zhian, Azadi” - tradotto “Donna, vita, libertà” - risuona da giorni nelle piazze iraniane e in tutto il mondo ed è accompagnato dal taglio di una ciocca di capelli.
Il taglio dei capelli simboleggia la rabbia, mentre il grido “Donna, vita , libertà” ha dato forza, vigore e inclusione a queste manifestazioni che non si limitano a contestare l’uso del velo. Si tratta infatti di uno slogan che sfida un sistema patriarcale e che va contro alcune leggi discriminatorie della Repubblica islamica, soprattutto in merito alle disuguaglianze di genere e ai pari diritti.
Queste forme di lotta hanno trovato immediatamente il sostegno e la solidarietà internazionale attraverso i media ed i social.
In Iran hanno partecipato numerosi uomini alle dimostrazioni e sono parecchie le persone rimaste uccise durante le proteste scoppiate negli ultimi tempi, dopo la morte di Mahsa Amini.
Il numero delle vittime non è però ufficiale. Infatti alcune Ong e fonti dell’opposizione parlano di manifestazioni in continua espansione, di repressione molto dura da parte delle forze dell’ordine, con morti, centinaia di feriti e centinaia di arresti, inclusi giornalisti, studenti e attivisti politici.
Tanti sono stati gli eventi, in Europa, in cui le donne, in segno di solidarietà alle donne dell’Iran, hanno indossato e tolto simbolicamente il velo o tagliato una ciocca di capelli da inviare al consolato iraniano del loro Paese.
Anche noi crediamo negli ideali delle donne iraniane e ammiriamo la forza ed il coraggio che stanno esprimendo contro le leggi e gli stereotipi sessisti e patriarcali.
Proprio per questo affermiamo “Non dimentichiamo il coraggio delle donne”.
Carmen Soffranio