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Pensioni: rivalutazione a metà per le pensioni medie ed alte. Si continua a fare cassa con i pensionati.

"Pensioni: rivalutazione a metà per le pensioni medie ed alte. Si continua a fare cassa con i pensionati.

È quanto risulta dalla manovra per il 2023 presentata dal Governo in Parlamento

Un provvedimento ingiusto perché l’adeguamento delle pensioni, per tutte le pensioni, al costo della vita non avveniva da anni. Dopo l’impennata dei prezzi di energia e beni di consumo, con un’inflazione a due cifre che ha raggiunto livelli che non si vedevano dal 1984, sarebbe stato intollerabile privare della rivalutazione delle pensioni milioni di persone.

Ormai sembrava raggiunto il traguardo con la firma da parte del Ministro Giorgetti del provvedimento, in attuazione della vigente legge, che dal 1° gennaio 2023 avrebbe fatto ripartire il meccanismo di adeguamento al costo della vita, ma tale obiettivo non sarà raggiunto sulla base delle scelte sbagliate del governo Meloni nella legge di bilancio presentata al Parlamento.

Nella manovra del Governo, infatti, è prevista la rivalutazione delle pensioni al 120% per le pensioni minime e al 100% per quelle fino a circa 2.000 euro lordi al mese, ma per gli importi superiori, ossia da 5 volte il minimo in poi il meccanismo sarà a scalare, con una percentuale di indicizzazione via via sempre più bassa all’aumentare dell’importo percepito.

Una pesante penalizzazione delle persone che durante la lunga attività lavorativa hanno versato alti contributi previdenziali e che oggi vengono beffati da questa parziale perequazione.

Una decisione, questa, sbagliata ed ingiusta contro la quale tutte le Organizzazioni Sindacali dei pensionati e le Confederazioni sono in campo per contribuire a indurre il Governo a superare le penalizzazioni di chi ha lavorato per alcuni decenni, ha maturato l’auspicata pensione ed oggi viene discriminato nella salvaguardia del potere d’acquisto.

Un segnale importante e positivo è la convocazione delle Organizzazioni Sindacali da parte della Presidente del Consiglio Meloni sui contenuti della legge di bilancio il prossimo 7 dicembre.

Condividiamo le affermazioni del nostro Segretario Generale Luigi Sbarra, quando afferma che bisogna fare uno sforzo in più su politiche di natura espansiva che facciano leva sul rilancio degli investimenti e della crescita, mettendo in priorità il lavoro e l’occupazione. Bisogna operare un forte taglio delle tasse a famiglie, lavoratori dipendenti e pensionati, assicurando il principio della progressività del prelievo fiscale, permettendo la piena indicizzazione delle pensioni, rafforzando il taglio sul cuneo fiscale e togliendo i vincoli di opzione donna.

Solo con il confronto tra le parti si possono fare gli avanzamenti necessari per la ripresa dello sviluppo e la tenuta della coesione sociale.

 

Pompeo Mannone
Segretario Generale Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti

06/12/2022

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