Non siamo affatto fuori dalla crisi e le energie dei Partiti e delle Parti sociali debbono continuare all’unisono a puntare sull’obiettivo strategico della ripartenza e dello sviluppo.
Le improvvise divisioni del fronte sindacale non aiutano il processo di partecipazione avuto sinora con il Governo che ha consentito di migliorare l’impostazione della Legge di bilancio caratterizzata da visioni opposte che i partiti politici che sorreggono la maggioranza hanno impresso alla manovra finanziaria, e che in Parlamento continueranno la loro opera da “assalto alla diligenza”.
Siamo fermamente convinti che la strada vincente da percorre sia quella del dialogo e della concertazione che finora ha prodotto buoni risultati nell’ambito delle risorse disponibili nella legge di bilancio relativi alla riforma fiscale, il mercato del lavoro, gli ammortizzatori sociali, sulla sanità.
E dunque proprio perché il confronto e la ricerca del dialogo con il Governo ha dato alcuni importanti frutti e reso il Sindacato protagonista deve continuare, e la scelta di Cgil e Uil di proclamare lo sciopero generale può interrompere e limitare lo spazio concertativo conquistato. Una decisione che appare più politica che di merito e quindi debole.
Per i pensionati ci sono buone risposte rispetto al quadro economico devastato dagli effetti della crisi pandemica.
Ci sarà la piena rivalutazione delle pensioni rivendicata da anni, la riduzione delle tasse anche per i pensionati finora appannaggio solo di taluni redditi dei lavoratori dipendenti.
La no tax area ovvero la soglia di redditi per la quale non sono dovute tasse viene estesa a 8.500 euro.
Infine, sono stati stanziati fondi importanti per la non autosufficienza: 850 milioni nel quadriennio 2022-2025.
Auspichiamo che ci siano ancora possibilità di riprendere un cammino sindacale comune, ne gioverà il bene collettivo e gli interessi di chi rappresentiamo.
Pompeo Mannone
Segretario Generale Roma Capitale e Rieti