Ecco le novità sulle pensioni:
- aumento a 600 euro mensili delle pensioni minime per gli over 75 solo per il 2023:
- Riguardo la perequazione delle pensioni grazie alla spinta della nostra Cisl sale l’aumento delle pensioni da quattro a cinque volte la pensione minima (2.626 euro mensili) all’85% rispetto all’80% iniziale, per le pensioni più alte gli aumenti vengono ridotti;
- opzione donna resta, in termini discriminatori, nella versione iniziale, la misura prevede per il 2023 la possibilità per le donne di lasciare il lavoro a 60 anni, a 59 anni con un figlio e a 58 anni con due o più figli. L'anticipo pensionistico è riservato alle donne che prestano assistenza all'interno della famiglia, alle invalide al 74% e alle lavoratrici di aziende in crisi.
- Altre novità positive:
Sul cuneo fiscale, elevato sino a 25.000 euro, anziché 20.000 euro, l'importo della retribuzione per il riconoscimento dell'ulteriore punto percentuale (3%) sull'esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti sulla base delle dichiarazioni dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Sale da 6.000 a 8.000 euro la decontribuzione per i datori di lavoro privati che nel 2023 assumono a tempo indeterminato.
Per la famiglia viene disposto l'aumento all'80% dell'indennità del congedo parentale riconosciuta ai genitori, in via alternativa, per il periodo di un mese; Incremento della maggiorazione della misura dell'Assegno unico e universale riconosciuta al nucleo familiare con quattro o più figli;
Indietro tutta sui pagamenti in contanti fino a 60 euro.
Altre novità dalla legge di Bilancio non potranno arrivare. Subito dopo, con l’anno nuovo, sarà necessario lanciare la grande stagione delle riforme contenute nell’agenda sociale della Cisl.
Una nuova politica dei redditi che rilanci salari e pensioni mettendo al centro le relazioni sociali e industriali, un nuovo patto fiscale con meno tasse su lavoratori dipendenti e pensionati, una lotta concreta all’evasione ed elusione fiscale, la messa a terra dei progetti del PNRR.
Tra quest’ultimi particolare attenzione si dovrà dedicare alle missioni quinta e sesta relative alla Sanità ed ai Servizi socio assistenziali.
Su tali materie incombe anche l’iniziativa legislativa sull’autonomia differenziata che se non adeguatamente calibrata produrrà ulteriori squilibri territoriali e regionali come la pandemia Covid ha plasticamente dimostrato nelle diverse sanità regionali che, già oggi, sono lontanissime dal principio costituzionale del diritto alla tutela della salute in tutto il territorio.
Dovremo vigilare ed essere protagonisti su questa delicata ed importante questione e far sentire tutta la nostra forza ove il confronto tra governo e regioni prendesse una piega insopportabile per i cittadini.
Con l’occasione Buone Festività a tutti voi ed ai vostri cari.
Pompeo Mannone
Segretario Generale Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti