La partecipazione deve essere la stella polare del nostro percorso congressuale.
“In una società sempre più complessa come quella di oggi, per cercare di creare un modo differente di pensare al domani e di fronteggiare le sfide sociali che ci attendono, c’è bisogno di discontinuità e novità, provando a fare le cose in modo diverso da come siamo stati abituati.
Dobbiamo favorire fenomeni partecipativi dal “basso” per dare voce e corpo alle idee, alle esigenze, ai bisogni dei territori e trasformare il nostro operare in azioni concrete, con una “cassetta degli attrezzi” più ampia e articolata fatta di processi, etica, buone pratiche e voglia di fare."
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