Assegno Unico, a chi spetta, come funziona e come fare domanda

Assegno Unico, a chi spetta, come funziona e come fare domanda

Il 30 dicembre 2021 è stato convertito in legge il decreto sull’Assegno Unico Universale, che introduce un beneficio economico mensile ai nuclei familiari secondo la condizione economica del nucleo, sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).

L’assegno unico riguarderà, secondo le stime, oltre 7 milioni di famiglie e, poiché i dati certificano che metà delle famiglie ha meno di 15 mila euro di Isee, circa la metà della platea potrà prendere la cifra massima.

Un provvedimento importante che va a riordinare le precedenti e frammentate misure e a semplificare e rafforzare i benefici a sostegno delle famiglie e dei giovani e quindi alla genitorialità, alla promozione della natalità e dell’occupazione, soprattutto femminile.

Come FNP CISL siamo convinti che l’introduzione dell’assegno unico possa costituire una riforma molto importante per il necessario sostegno alle famiglie con figli.  È un pezzo importante di una azione complessiva a sostegno dei più giovani e dei loro genitori, che deve vedere in parallelo un forte investimento in servizi con l'obiettivo di sostenere la genitorialità e la funzione sociale ed educativa delle famiglie, contrastare la denatalità, valorizzare la crescita armoniosa delle bambine, dei bambini e dei giovani e favorire la conciliazione della vita familiare con il lavoro, in particolare quello femminile.

 

COME FUNZIONA

L’assegno è riconosciuto ai nuclei familiari per ogni figlio minorenne a carico e decorre dal settimo mese di gravidanza. È inoltre riconosciuto a ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, in presenza di una delle seguenti condizion, ovvero che:

  • il figlio maggiorenne a carico frequenti un corso di formazione scolastica, professionale o un corso di laurea;
  • svolga un tirocinio o un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro;
  • sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
  • svolga il servizio civile universale.

L’assegno è riconosciuto senza limiti di età per ciascun figlio con disabilità.

Per definire l’importo è necessario aver presentato un ISEE valido e corretto. È possibile anche presentate la domanda senza ISEE, ma in questo caso si accederà solo all’importo minimo previsto per l’Assegno Unico. Sarà comunque possibile inviare l’ISEE successivamente e avere accesso all’importo specifico per il proprio nucleo familiare.

GLI IMPORTI

L’importo dell’assegno viene determinato in base all'ISEE ma non soltanto, va considerata anche l’età dei figli a carico e numerosi altri elementi.

La legge prevede una quota variabile calcolata in modo progressivo: da un massimo di 175 euro per figlio a un minimo di 50 euro. Sono previste maggiorazioni per ciascun figlio minorenne con disabilità, per ciascun figlio maggiorenne con disabilità fino al ventunesimo anno di età, per le madri di età inferiore a 21 anni, per i nuclei familiari con quattro o più figli.

Per circa la metà delle famiglie italiane (ISEE fino a 15.000 euro) l'assegno sarà pari a 175 euro mensili per il primo e secondo figlio e 260 dal terzo figlio in poi.

COME FARE DOMANDA

La domanda per il riconoscimento dell'assegno può essere presentata a decorrere dal 1° gennaio e fino al 30 giugno 2022. Per le domande presentate a gennaio e febbraio i pagamenti cominceranno ad essere erogati dal 15 al 21 marzo. Per le domande presentate successivamente il pagamento verrà effettuato alla fine del mese successivo a quello di presentazione della domanda. Per chi presenta la domanda entro giugno 2022 i pagamenti avranno sempre decorrenza per le mensilità arretrate dal mese di marzo.

La presentazione della domanda avviene in modalità telematica all'INPS o presso gli istituti di patronato INAS CISL. Per ottenere l'assistenza necessaria alla compilazione del modello ISEE è possibile rivolgersi al CAF CISL.

Per i nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza l’assegno unico e universale è corrisposto d’ufficio congiuntamente con il Reddito di cittadinanza e secondo le modalità di erogazione di quest’ultimo, sottraendo la quota prevista per i figli minori.

Sul sito dell'INPS è disponibile uno strumento che permette di fare una simulazione indicativa per capire di quanto potrebbe essere l'importo.

10/01/2022

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