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Aumenta ancora la povertà assoluta nel Paese, e nelle città della Regione Lazio

"Aumenta ancora la povertà assoluta nel Paese, e nelle città della Regione Lazio

Nel 2023 in povertà assoluta 5,7 milioni di persone

Nel 2023 l'incidenza di povertà assoluta aumenta anche se di poco rispetto al 2022.

Sono coinvolte oltre 2 milioni 234mila famiglie, per un totale di circa 5 milioni 752mila individui. Sulla scorta dei dati e dell’analisi dell’Istat l’incidenza di povertà assoluta familiare nel 2023, produce i seguenti effetti: il valore più elevato nel Mezzogiorno (10,3%, coinvolgendo 866mila famiglie), seguito dal Nord (8,0%, un milione di famiglie) e dal Centro (6,8%, 365mila famiglie).

Nel 2023, secondo le stime preliminari, la spesa media mensile cresce rispetto all’anno precedente e si riduce il potere d’acquisto per effetto dell’inflazione.

Le stime preliminari 2023 mostrano per le diverse tipologie familiari una diversa incidenza. Le famiglie più numerose presentano conseguentemente i valori più elevati. La presenza di figli minori continua a essere un fattore che espone maggiormente le famiglie al disagio insieme a quelle con anziani.

Cosa fare?

Questo trend negativo si può ridurre creando nuovi posti di lavoro, rinnovando alla scadenza i contratti di lavoro, superando i cosiddetti contratti pirata, ed adeguando all’inflazione tutte le pensioni.

Si dovrà procedere altresì, ad una riforma fiscale che abbassi le tasse a chi le paga certamente alla fonte (lavoratori dipendenti e pensionati) ed in particolare ai ceti medi potenziali nuovi poveri.

Non solo, in particolare sugli anziani e sui servizi ad essi dedicati, si è persa l’occasione di dare concretezza alla legge in materia di politiche in favore delle persone anziane, il cui recente decreto attuativo è una sorta di “pannicello caldo”.

Il testo del decreto contiene in particolare una serie di rinvii di applicazione che allontanano le soluzioni agli importanti temi contenuti nella legge base.

Che cosa cambierà per gli anziani su tale versante? Poco o nulla, non essendoci nel decreto risorse aggiuntive strutturali in più rispetto ad oggi per le persone e le famiglie.

Oggi gli anziani non autosufficienti hanno bisogno non solo di soldi ma soprattutto di servizi efficienti e costanti di assistenza.

Ci saremmo aspettati dei miglioramenti sostanziali al testo originario anche dopo le nostre indicazioni avanzate come FNP CISL anche per un nuovo welfare della non autosufficienza. Ma abbiamo registrato un nulla di fatto.

La nota positiva è quella di avere messo l’anziano, e l’assistenza ad esso dedicata, di nuovo al centro del dibattito politico e la vera riforma dell’assistenza agli anziani è stata solo rinviata.

BUONA PASQUA A VOI ED ALLE VOSTRE FAMIGLIE

Pompeo Mannone
Segretario Generale Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti

28/03/2024

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