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Non autosufficienza. Emilio Didonè: il governo non dimentichi gli anziani e i più fragili

Non autosufficienza. Emilio Didonè: il governo non dimentichi gli anziani e i più fragili

E' ora di mettere le basi ad un sistema integrato di assistenza

“Una legge ambiziosa, all'avanguardia, che però non trova risorse nella Legge finanziaria 2024, non solo per la popolazione anziana ma per tutti i fragili”: lo dichiara Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl, alla luce delle notizie in merito alle risorse destinate alla non autosufficienza.

“La legge di bilancio per il 2024, recentemente bollinata dal Governo – continua Didonè - non prevede alcuna misura economica per cominciare a dare concretezza alla legge di riforma dell’assistenza degli anziani che aspettiamo da anni, per dare risposte reali su invecchiamento della popolazione, non autosufficienza, su come invecchiare con dignità e sul dilagare della solitudine e demenze senili. Anche lo spostamento di 350 milioni di euro di risorse non utilizzate nel 2023, che erano nel capitolo per la legge delega sulla disabilità, lo consideriamo una brutta notizia per le famiglie di disabili e non autosufficienti.

“Lo Stato  - continua Didonè - non può continuare a non vedere più di 10 milioni di persone: stiamo parlando di 3,8 milioni di non autosufficienti, di 1 milione di badanti, di 300 mila operatori del settore e 7 milioni di familiari che quotidianamente assistono i loro cari più fragili.

Siamo consapevoli delle difficoltà ma ‘noi vecchi' ci sentiamo ‘traditi’ da questa miopia politica!”

Secondo Didonè, “sarebbe ora di passare dalle parole e dalle promesse ai fatti, mettendo le basi già dal 2024 ad un sistema integrato di assistenza agli anziani, in particolare per i più fragili e non autosufficienti in un Paese come l’Italia che è il secondo più longevo e vecchio al mondo e che troppo spesso non considera una priorità chi ha più bisogno di sostegno e assistenza.”

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