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Spid, Fnp Cisl: alle Poste renderlo gratuito per gli anziani

Spid, Fnp Cisl: alle Poste renderlo gratuito per gli anziani

“Dal 1 novembre alle Poste Italiane lo Spid non è più gratuito, e per ottenerlo bisognerà pagare 12 euro. Una decisione, questa, che penalizzerà maggiormente gli anziani che, non avendo dimestichezza con le nuove tecnologie, non riusciranno a ricorrere al riconoscimento da remoto, da app o tramite carta d’identità elettronica, metodo questo che rimane gratuito. Perché ancora una volta si penalizzano le fasce meno tecnologiche come le persone anziane che sono anche i maggiori e più affezionati clienti di Poste Italiane?” E’ la denuncia della Fnp Cisl di fronte ad un provvedimento adottato da Poste Italiane per fornire il servizio di identificazione e riconoscimento della persona.

“Per chi non sa usare un computer, un tablet o uno smartphone, come spesso succede alle persone più anziane – prosegue la Cisl Pensionati – l’alternativa per l'identificazione Spid è quella di recarsi presso uno sportello pubblico abilitato, dove però occorre la marca da bollo di 16 euro, oltre al pagamento dei diritti di segreteria, oppure quella di rivolgersi agli sportelli di Poste Italiane, dove però adesso si dovranno pagare 12 euro. Sinceramente non ci saremmo mai aspettati una decisione del genere da un’azienda privatizzata, ma controllata saldamente dallo Stato, con un bilancio più che solido grazie soprattutto ai risparmi depositati dagli anziani, che sono coloro i quali si recano quasi sempre allo sportello per i prelievi e per pagare le bollette, alimentando così i conti correnti. E' giusto informatizzare, certo, ma si dovrebbe anche pensare a snellire le procedure, rendendole meno complicate. Perché allora non pensare di aiutare le persone in difficoltà, lontane dalla tecnologia, piuttosto che penalizzarle ancora di più?”

“Il nostro appello, quindi – conclude la Fnp - è rivolto a Poste Italiane, che invitiamo a tornare sui propri passi, rendendo gratuito questo servizio almeno per gli anziani, cittadini con gli stessi diritti e con più bisogni degli altri, che pagano le tasse spesso più di altri, che hanno ricostruito questo Paese e che necessitano dell’attenzione di tutti, soprattutto da parte di questa azienda.”

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