Manovra. Sbarra: "I pensionati meritano più rispetto. Occorre una grande Alleanza intergenerazionale"
“ Senza coesione non c’è crescita. Per questo oggi vogliamo lanciare un segnale forte e inequivocabile al Governo. Un messaggio che invoca inclusione, partecipazione e sviluppo. Questo chiedono oggi le nostre Federazioni dei pensionati e il sindacato confederale”. Lo ha detto il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra oggi all’Assemblea Nazionale dei sindacati dei pensionati di Cgil Cisl Uil all’Auditorium Parco della Musica a Roma. “Il Governo deve capire che questo è il momento della svolta. Occorre costruire insieme nuove reti di protezione sociale universali, capaci di includere milioni di persone imprigionate nelle marginalità economiche, sociali, geografiche. I pensionati meritano più rispetto e considerazione da parte delle istituzioni e della politica. Sono persone che hanno pagato un prezzo amaro a causa della pandemia. C’è da dare respiro a una grande Alleanza intergenerazionale, agevolare il turnover e l’entrata nel mondo del lavoro delle nuove leve, garantendo da un lato un incremento di produttività e dall’altro una terza età serena e generativa. Questo è il Patto sociale che dobbiamo costruire nelle prossime settimane con il Governo.
Più di 17 milioni di italiani sono a rischio di esclusione sociale. Oltre 10 milioni sono sotto la soglia dell’incapienza. Tra loro ci sono 4 milioni di lavoratori poveri. Una condizione rovente che impone misure all’altezza.
I tavoli di confronto che abbiamo conquistato ieri con il Governo su pensioni e fisco sono un primo risultato della nostra mobilitazione.
Un’Intesa che deve dare forma anche a politiche sociali, sociosanitarie e di welfare che assicurino a tutti, da Nord a Sud, livelli essenziali e servizi omogenei e adeguati.
Ecco perché serve subito una nuova legge sulla non autosufficienza ben finanziata e connessa a Livelli essenziali di prestazione adeguati e uniformi, da Bolzano a Palermo.
Oggi le risorse salgono a 850 milioni in 4 anni. Una conquista formidabile che premia i nostri sforzi e la nostra mobilitazione.
Un miglioramento di grandissimo valore, che però ancora non basta, atteso che la stessa Commissione Turco del Ministero del Lavoro stima un bisogno complessivo di 1,2 miliardi. Bisogna allargare la quattordicesima mensilità per i pensionati, garantire la rivalutazione delle pensioni, aumentare le risorse per le famiglie, utilizzare tutte le risorse del Fondo Fiscale per tagliare le aliquote dell’Irpef, sgravare i redditi medi e popolari del lavoro e delle pensioni, quelle fasce popolari e quella classe media che contribuisce per l’85 per cento alle entrate dell’erario. Una questione di equità e una priorità economica per un Paese che ha bisogno di rilanciare consumi e produzioni di aziende che si rivolgono per la gran parte al mercato interno”.