Pensioni, la legge di Bilancio è solo un punto di partenza
"La legge di stabilità presentata due giorni fa dal governo è da considerare come un punto di partenza, e non certo di arrivo, per rispondere ai bisogni dei nostri pensionati. Seppure in linea con le richieste della Fnp e della Cisl per dare un aiuto a famiglie, giovani e anziani, c’è bisogno di uno sforzo maggiore, soprattutto per ciò che riguarda le pensioni, punto sul quale sembrano presenti misure ancora troppo restrittive che accolgono solo in parte quanto richiesto dalla Fnp Cisl.
Ciò che abbiamo più volte richiesto al governo era che si mettesse mano ad un riordino complessivo dell’intero sistema previdenziale, con interventi che andassero a risolvere tutte quelle situazioni di iniquità, ereditate dalla legge Fornero, che al momento lo contraddistinguono.
In particolare, noi come Fnp contestiamo il meccanismo attuale di indicizzazione delle pensioni per fasce di importo, che premia le pensioni più basse, preserva la rivalutazione piena per gli assegni di importo fino a 4 volte il minimo e riduce progressivamente l’indicizzazione di tutti i trattamenti superiori, determinando così una perdita permanente del potere d’acquisto dei redditi da pensione medio-alti con un’inflazione che il Paese non vedeva da decenni.Uno schiaffo in faccia a chi i contributi li ha versati davvero e per tanti anni! La rivalutazione delle pensioni rappresenta il contratto di lavoro dei pensionati per cui non possiamo più accettare che ogni volta si faccia cassa su di loro per recuperare risorse.
Ora aspettiamo di leggere i particolari della manovra ma ci appelliamo da subito al governo e al Parlamento nella speranza ci sia ancora tempo e spazio per trovare insieme soluzioni capaci di contemperare l’esigenza di fare i conti con le risorse disponibili e rispondere ai bisogni impellenti di pensionati e lavoratori prossimi alla pensione."
Leggi l'intervento integrale del segretario generale Emilio Didonè oggi su Conquiste del Lavoro