FISCO: le novità per successioni e donazioni. Cosa cambia per il cittadino

FISCO: le novità per successioni e donazioni. Cosa cambia per il cittadino
09/06/2024
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FISCO: le novità per successioni e donazioni. Cosa cambia per il cittadino

Nuove disposizioni per la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni

Cosa cambia e quali sono le novità più rilevanti per il cittadino

Il governo punta a semplificare tutta la corposa normativa che riguarda le successioni e i moltissimi adempimenti previsti attualmente.

Il Consiglio dei Ministri, riunitosi il 9 aprile 2024, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione della legge delega sulla riforma fiscale, introduce disposizioni per la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’IVA.

LE NOVITA’

Come previsto dai principi e criteri direttivi della delega, le nuove norme sono volte a:

  • razionalizzare la disciplina dei singoli tributi;
  • prevedere il sistema di autoliquidazione per l’imposta sulle successioni e per l’imposta di registro;
  • semplificare la disciplina dell’imposta di bollo e dei tributi speciali, anche in considerazione della dematerializzazione dei documenti e degli atti;
  • ridurre e semplificare gli adempimenti e le modalità di pagamento dei tributi;
  • rivedere le modalità di applicazione dell’imposta di registro sugli atti giudiziari, con la previsione della preventiva richiesta del tributo alla parte soccombente.

Invio telematico e semplificazione delle modalità di calcolo

In merito alle dichiarazioni di successione, si prevede una semplificazione delle informazioni e della documentazione da allegare e l’obbligo dell’invio telematico entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, con eccezione per i residenti all’estero.

Autoliquidazione

Inoltre, per la liquidazione dell’imposta, si supera il sistema vigente introducendo, in sede di dichiarazione, il principio di autoliquidazione analogamente a quanto già previsto per altre imposte (ipotecarie, catastali, imposta di bollo e tasse ipotecarie), con previsione del successivo controlla di regolarità ed eventuale notifica al contribuente di un avviso di liquidazione nel termine di decadenza di due anni, qualora emergesse una maggiore imposta principale. Le sanzioni saranno ridotte a un terzo se il contribuente pagherà le somme dovute entro il termine per la proposizione del ricorso.

In materia di donazioni sono apportate modifiche indotte da esigenze di mero coordinamento con la disciplina vigente e con la più recente giurisprudenza.

NOTE UTILI

Cos’è l’imposta di successione

Quando un cittadino riceve in eredità beni immobili e diritti reali immobiliari ha l’obbligo di presentare una dichiarazione di successione entro dodici mesi dal decesso e provvedere al pagamento dell’imposta di successione.

Essa si applica alla base imponibile dei beni, quindi sul loro valore, eccedendo la franchigia prevista in relazione al rapporto di parentela tra deceduto e beneficiario.

Esistono tre fondamentali tipi di successione:

  • la successione testamentaria, in cui il testatore nel dettare le sue ultime volontà designa i suoi eredi e decide a chi e in quali proporzioni lasciare i suoi beni;
  • la successione legittima: quando manca il testamento (oppure c’è ma non dispone dell’intero patrimonio ereditario), le proporzioni spettanti a ciascun erede sono stabilite direttamente dalla legge, in base al grado di parentela con il defunto;
  • la successione necessaria, che riserva determinate porzioni di eredità (non tutta) ad alcuni parenti più prossimi, chiamati eredi legittimari.

 

Argomenti: FamigliaFisco


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