L'Esperto Risponde: dipendenti pubblici e maggiorazione RIA
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 4/2024, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 51, c. 3 della legge n. 388/2000, che riteneva non applicabile la proroga al 31/12/1993 dei termini entro i quali era necessario maturare, in base agli accordi contrattuali, i requisiti utili al diritto alla maggiorazione della retribuzione individuale di anzianità (RIA) per il personale del settore pubblico che, anche nel periodo 1991-1993, avesse maturato un’anzianità di effettivo servizio di cinque, dieci o venti anni.
Riteniamo che sia utile attivarsi in via precauzionale, non essendo in grado di prevedere gli eventuali risvolti normativi per effetto della sentenza della Suprema Corte; pertanto, la invitiamo a rivolgersi alle nostre sedi FNP CISL per sottoscrivere, in due copie, l’istanza dell’atto interruttivo da inviare, attraverso raccomandata A/R o via PEC, rispettivamente, all’Amministrazione di appartenenza e alla sede INPS competente per territorio.
Le ricordiamo, infine, che il fattore “tempo” assume particolare rilevanza, dando luogo all’esercizio o all’estinzione di un diritto per effetto dell’istituto della prescrizione.
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