Oblio oncologico, come richiedere il certificato

Oblio oncologico, come richiedere il certificato
07/08/2024
Ascolta la versione audio di questo articolo Versione audio

Oblio oncologico, come richiedere il certificato

La certificazione viene rilasciata entro 30 giorni dalla richiesta se sussistono i presupposti temporali (decennali o quinquennali).

E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che disciplina le modalità di richiesta di certificazione per l’oblio oncologico.
Il decreto, recante “Disciplina delle modalità e delle forme per la certificazione della sussistenza dei requisiti necessari ai fini della normativa sull'oblio oncologico”, è il secondo decreto attuativo della legge 193/2023 e rende operativo il diritto a veder cancellati alcuni limiti fino ad ora applicati per coloro che hanno avuto una malattia oncologica.

COME RICHIEDERE IL CERTIFICATO
Nel nuovo decreto si stabilisce che "il soggetto interessato, già paziente oncologico", può presentare “istanza, eventualmente corredata dalla relativa documentazione medica, di rilascio del certificato che attesta l'avvenuto «oblio oncologico»”. La domanda deve essere redatta attraverso l’apposito modello e presentata a:

  • una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata;
  • un medico dipendente del Servizio sanitario nazionale nella disciplina attinente alla patologia oncologica di cui si chiede l'oblio;
  • al medico di medicina generale oppure al pediatra di libera scelta.

La certificazione viene rilasciata entro 30 giorni dalla richiesta se sussistono, a giudizio della struttura o del medico certificante, i presupposti temporali (decennali o quinquennali) richiesti dalla legge n. 193 del 2023 e quelli previsti nei successivi decreti attuativi della medesima legge con i quali sono indicati, per specifiche patologie oncologiche, termini inferiori di guarigione. 
Inoltre, ai fini della tutela dei dati personali, l'istanza e i relativi allegati sono cancellati trascorsi dieci anni. I soggetti deputati a ricevere la certificazione devono procedere alla cancellazione della stessa trascorsi dieci anni.

CHI DEVE PRESENTARE LA CERTIFICAZIONE
La normativa riguarda solo parte degli ex pazienti oncologici, ovvero quelli che hanno già in essere mutui, assicurazioni o contratti sottoscritti prima dell’entrata in vigore della legge e che presentano clausole in qualche modo peggiorative a causa della patologia.
Il rilascio della certificazione, quindi, non è da intendersi come obbligatorio o necessario per tutti gli ex pazienti oncologici. L'oblio è già un diritto che tutela gli ex pazienti oncologici dalle discriminazioni legate alla malattia.
Con l’approvazione della legge 193/2023, infatti, è stato sancito il diritto all’oblio oncologico che permette alle persone guarite da un tumore di non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica. 
Una legge che ha permesso a tanti ex pazienti di non essere penalizzati nell’accesso ad alcuni servizi come ad esempio i servizi bancari, finanziari e assicurativi, le procedure concorsuali e l’adozione di minori.

LA LEGGE SULL'OBLIO ONCOLOGICO
La legge 193/2023 ha stabilito il divieto di richiesta di informazioni concernenti lo stato di salute degli interessati, relativamente a patologie oncologiche da cui siano stati precedentemente affetti, e il cui trattamento attivo si sia concluso senza episodi di recidiva:

  • da 10 anni;
  • da 5 anni, nel caso in cui la patologia sia insorta prima del ventunesimo anno di età.

Questo divieto si applica alle seguenti procedure:

  • stipulazione di contratti di assicurazione e di servizi bancari e finanziari;
  • stipulazione di ogni altro tipo di contratto, anche esclusivamente tra privati;
  • adozione e affidamento dei minori;
  • procedure concorsuali e selettive.

Inoltre, con il primo decreto attuativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 aprile 2024, sono stati stabiliti, per alcune patologie oncologiche, tempi di guarigione più brevi di quelli previsti dalla norma generale della legge. Tra queste, ad esempio, il tumore al colon retto al primo stadio, quello alla mammella al primo e al secondo stadio, quello del testicolo ed alcuni tumori della tiroide sono considerati guariti a un anno dalla fine del trattamento o dall’ultimo intervento chirurgico.

La legge sull’oblio oncologico è un grande traguardo per il nostro Paese, che permette a tanti ex pazienti il riconoscimento dei propri diritti anche dopo la malattia. Secondo i dati presentati dell’ultimo rapporto sui numeri del cancro dell’ISS, nel 2023 in Italia sono state stimate 395.000 nuove diagnosi di cancro. Ma, grazie agli importanti progressi della medicina, aumentano anche le guarigioni e l’aspettativa di vita delle persone che hanno avuto una malattia oncologica. Basti pensare che, sempre secondo i dati dell’ISS, in 13 anni (dal 2007 al 2019) sono state evitate 268.471 morti oncologiche. Il cancro, quindi, è sempre più una malattia curabile che molti pazienti riescono a superare ed è per questo che è così importante lavorare per garantire a queste persone una vita dignitosa e inclusiva.

Argomenti: SaluteSanità


Notizie in evidenza


Iscriviti alla newsletter FNP

Iscriviti alla Newsletter

Per rimanere aggiornato e leggere notizie e approfondimenti utili