Pensionati all’estero: accertamenti INPS dal 17 settembre 2025
Riguarda i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania
Continuano i controlli sui pensionati italiani all’estero, residenti sia in Europa che in Africa e in Oceania, ad esclusione dei Paesi scandinavi e di quelli dell’Est Europa che sono già stati interessati da una prima fase di accertamenti. L’Inps ha comunicato, che dal 17 settembre Citibank N.A. curerà la spedizione delle richieste di attestazione dell’esistenza in vita nei confronti dei pensionati all’estero, da restituire alla banca entro il 15 gennaio 2026.
Le comunicazioni da quando?
Le comunicazioni, una lettera, saranno inviate ai pensionati a partire dal 17 settembre 2025 e i pensionati dovranno far pervenire le attestazioni di esistenza in vita entro il 15 gennaio 2026.
Qualora l’attestazione non sia prodotta dal pensionato, il pagamento della rata di febbraio 2026, laddove possibile, avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o di mancata produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 febbraio 2026, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di marzo 2026.
Le lettere
Ma come funziona la verifica? Citibank N.A. avvierà la verifica dell’esistenza in vita con la spedizione della lettera esplicativa e del modulo standard di attestazione, agli interessati dai controlli. “La modulistica”, precisa l’Inps, “è stata redatta sia in lingua italiana sia, a seconda del Paese di destinazione, in inglese, francese, tedesco, spagnolo o portoghese”. Con riferimento ai pensionati residenti in Svizzera, Citibank N.A. invierà la lettera e il modulo in tre lingue, italiano, francese e tedesco. Nelle lettere esplicative è indicata anche la data di restituzione del modulo.
La lettera riporta le seguenti informazioni:
- le istruzioni per la compilazione del modulo di esistenza in vita;
- la richiesta di documentazione di supporto (fotocopia di un valido documento di identità del pensionato con foto);
- le indicazioni per contattare il Servizio Citibank N.A. di assistenza ai pensionati.
Chi è escluso dall’accertamento:
- i pensionati i cui dati sono oggetto di scambi mensili di informazioni con lo ZUS polacco;
- i pensionati che hanno riscosso personalmente agli sportelli Western Union almeno una rata di pensione in prossimità dell’avvio del processo di verifica;
- i pensionati i cui pagamenti siano stati già sospesi da Citibank a seguito del mancato completamento delle precedenti campagne di accertamento dell’esistenza in vita o di riaccrediti consecutivi di rate di pensione;
La prova di esistenza in vita
I pensionati interessati possono fornire la prova di esistenza in vita con le seguenti modalità:
Modalità cartacea
1.Inviando il modulo di attestazione dell’esistenza in vita alla casella postale PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, United Kingdom, che dovrà poi essere restituito a Citibank N.A. controfirmato da un «testimone accettabile»;
Patronato
- Attraverso operatori di patronato (nel nostro caso, dell’INAS-CISL) aventi la qualifica di «testimoni accettabili», autorizzati ad accedere al portale predisposto da Citibank N.A. al fine di attestare telematicamente l’esistenza in vita dei pensionati;
Riscossione personale presso gli sportelli
- Riscuotendo personalmente almeno una delle rate di pensione, entro il termine di restituzione dell’attestazione, presso gli sportelli Western Union.
Per quanto riguarda la modalità cartacea di produzione della prova di esistenza in vita possono verificarsi dei casi particolari: qualora, ad esempio, i funzionari di alcuni Paesi si rifiutino di sottoscrivere il modulo di Citibank N.A., per evitare problematiche ai pensionati, la Banca accetterà le certificazioni di esistenza in vita emesse da Enti Pubblici locali; tuttavia, non sono considerate sufficienti le certificazioni rilasciate per altre finalità, come, ad esempio, i certificati di residenza.
Sono altresì previste delle procedure alternative di attestazione di esistenza in vita, nei casi in cui, ad esempio, il pensionato si trovi in stato di infermità fisica o mentale o risieda in istituti di riposo/sanitari, pubblici o privati, o sia affetto da patologie che ne impediscano gli spostamenti o sia incapace o, infine, sia recluso in istituti di detenzione.
L’eventuale riemissione delle rate non corrisposte durante il periodo di sospensione dei pagamenti deve essere richiesta alla struttura territoriale INPS che gestisce la pensione, allegando una copia di un documento di identità e specificando le indicazioni eventualmente necessarie per la corretta canalizzazione del pagamento. Prima di procedere alla riemissione del pagamento delle mensilità pregresse le Strutture territoriali INPS dovranno comunque eseguire i controlli necessari.
Infine, l’INPS ricorda che è attivo il servizio di supporto della Banca per pensionati, funzionari delle rappresentanze diplomatiche, patronati, delegati e procuratori che necessitino di assistenza per la procedura di attestazione dell’esistenza in vita.
Qualche dato
Secondo l’ultimo Rapporto annuale dell’Inps, ogni 100mila titolari di pensione, 33 emigrano all’estero. Si tratta di un andamento triplicato rispetto a 15 anni fa. In particolare, nel 2024, sono stati 37.825 i pensionati che hanno lasciato l’Italia. A spingere il flusso in uscita ci sarebbero condizioni fiscali più favorevoli, un clima migliore e una qualità della vita più elevata
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