Guida lavori usuranti: beneficiari, requisiti. Come fare domanda

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I lavoratori e le lavoratrici che svolgono attività usuranti hanno diritto ad accedere al pensionamento

I lavoratori e le lavoratrici che svolgono attività usuranti hanno diritto ad accedere al pensionamento anticipatamente, con requisiti agevolati rispetto alla generalità dei lavoratori.

Per tutelare i lavoratori impiegati in attività particolarmente faticose e pesanti il decreto legislativo 67/2011 ha introdotto, dal 1° gennaio 2008, una disciplina che consente di anticipare l'età pensionabile

Questa normativa, è bene ricordarlo, gode di agevolazioni previdenziali più robuste rispetto ai lavori gravosi, dunque le due categorie sono ontologicamente distinte.

Lo svolgimento – per un determinato periodo di tempo - di un’attività lavorativa che rientra tra quelle elencate nel Dlgs 67 del 2011 (cosiddetti «lavori usuranti») consente il riconoscimento della pensione di anzianità con le quote. La norma è stata, poi, modificata a partire dal 2017 con la L. 232 del 2016 e dal decreto interministeriale attuativo del 20.9.2017.

BENEFICIARI

La normativa per i lavori usuranti è attivabile dai soli lavoratori dipendenti (sia del settore privato che del pubblico impiego) che abbiano svolto nell'arco della propria vita lavorativa talune attività individuate nell'articolo 1 del Dlgs 67/2011.

Possono beneficiare di questa particolare prestazione pensionistica:

  • I lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti;
  • I lavoratori notturni (che svolgono il loro lavoro dalle ore 24 alle ore 5 del mattino);
  • I lavoratori addetti alla linea a catena;
  • I conducenti di mezzi pubblici, cioè veicoli adibiti a trasporto pubblico con capienza non inferiore a 9 posti;

I lavoratori interessati devono aver svolto una o più attività lavorative subordinate usuranti per un determinato periodo di tempo: per almeno 7 anni negli ultimi 10 di attività lavorativa, oppure per almeno la metà della vita lavorativa complessiva.

REQUISITI : DIPENDENTI O AUTONOMI

L’accesso alla pensione è consentito al raggiungimento di una “quota”, formata dalla somma di una determinata età e di un requisito contributivo minimo pari a 35 anni utili (senza disoccupazione e malattia). Le quote sono, inoltre, differenziate a seconda dell’attività usurante svolta e della gestione previdenziale, dipendente o autonoma, che liquida la pensione.

I requisiti agevolati sono periodicamente adeguati alla speranza di vita, ma fino al 2026 rimangono i seguenti:

Gestione
Previdenziale

Addetti
ad
attività usuranti

Turni notturni:
da 64 a 71 per anno

Turni notturni:
da 72 a 77 per anno

Fondo Pensioni
lavoratori dipendenti

quota 97,6 =
61 anni e 7 mesi di età
35 anni di ctb

quota 99,6 =
63 anni e 7 mesi di età
35 anni di ctb

quota 98,6 =
62 anni e 7 mesi di età
35 anni di ctb

Gestioni speciali
lavoratori autonomi

quota 98,6 =
62 anni e 7 mesi di età
35 anni di ctb

quota 100,6 =
64 anni e 7 mesi di età
35 anni di ctb

quota 99,6 =
63 anni e 7 mesi di età
35 anni di ctb


QUALI CONTRIBUTI

Per raggiungere la “quota” vengono considerati i contributi collegati a periodi di svolgimento effettivo del lavoro usurante, anche se non continuativi, compresi i periodi di contribuzione figurativa che integrano l’accredito di contribuzione obbligatoria.

Non possono essere, invece, presi in considerazione i periodi coperti totalmente da contribuzione figurativa (per esempio, quella accreditata per la percezione dell’indennità di mobilità) o i periodi di mancato svolgimento dell’attività lavorativa.

DOMANDA

La domanda per il riconoscimento del beneficio deve essere presentata entro il 1° maggio dell’anno precedente la maturazione dei requisiti agevolati (ad esempio: maturazione dei requisiti nell’anno 2023, domanda entro il 1° maggio 2022).

La domanda in parola non è da confondere con la domanda di pensione che sarà presentata solo in un momento successivo, previa comunicazione di accoglimento della domanda di accertamento di aver svolto lavoro usurante. Se la domanda viene presentata oltre il termine, l’accesso al trattamento pensionistico viene differito, al massimo, di tre mesi.  

Successivamente, l’INPS verifica il possesso dei requisiti per l’accesso al beneficio e comunica all’interessato l’esito della richiesta entro il 30 novembre dell’anno precedente la maturazione dei requisiti.

Una volta ricevuta la certificazione con l’indicazione della prima decorrenza utile, il lavoratore deve presentare apposita domanda di pensione di anzianità, allegando la documentazione richiesta dalla legge, se il rapporto di lavoro è iniziato prima dell’11 gennaio 2008.

DECORRENZA

A questa pensione non si applica il sistema delle finestre. La pensione decorre, quindi, dal mese successivo alla maturazione di tutti i requisiti, ferma restando la presentazione della domanda e la cessazione del rapporto di lavoro dipendente.

 

Consulta le altre guide su come andare in pensione anticipata:
Guida Opzione Donna 2021, come funziona e quali requisiti
Guida QUOTA 100: beneficiari, requisiti, finestre mobili e cumulabilità

Approfondimenti

03/12/2021

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