Pensione gennaio 2022, le novità sul cedolino

Pensione gennaio 2022, le novità sul cedolino

Perequazione automatica delle pensioni e gli aumenti per il 2022

Il decreto ministeriale del 17 novembre 2021 ha stabilito che la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2021 è pari a 1,7% dal 1° gennaio 2022. Il trattamento minimo di riferimento INPS in pagamento dal primo gennaio 2022 è pari a 523,83 euro.
Da gennaio di quest’anno è inoltre previsto il ritorno alla perequazione degli importi delle pensioni con il metodo a scaglioni di importo, per cui l’adeguamento all’indice ISTAT dell’1,7% si applica in maniera progressiva:

  • 100% (di 1,7%) per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo INPS (ossia, da € 0 a € 2.062,32 lordi mensili);
  • 90% (=1,53%) per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo INPS (ossia, da € 2.062,33 a € 2.577,90 lordi mensili);
  • 75% (= 1,27%) per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo INPS (ossia, dai 2.577,91 € lordi mensili in su).

Al fine di assicurare il rinnovo delle pensioni in tempo utile per il nuovo anno e rendere possibile la prima liquidazione delle pensioni con decorrenza gennaio 2022, l’Istituto ha utilizzato l’indice di perequazione disponibile al 15 ottobre 2021, pari all’1,6%.
Pertanto, nel corso del primo trimestre del 2022 verrà effettuata da parte dell’INPS l’elaborazione per la corresponsione delle differenze di perequazione, ove spettanti.
Diversamente, nessun conguaglio è stato effettuato rispetto a quanto corrisposto nel 2021, in quanto l'aumento di perequazione automatica, già attribuito alle pensioni in via provvisoria, per il 2021, è stato stabilito in via definitiva in misura pari allo 0,0%.

Trattenute fiscali: addizionali regionali e comunali, conguaglio 2021 e tassazione 2022

A decorrere dal rateo di pensione di gennaio, oltre all’ IRPEF mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2021.
Si ricorda che queste trattenute sono infatti effettuate in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono.
È stato, inoltre, effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali relative al 2021 (IRPEF e addizionale regionale e comunale a saldo) sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche.
Laddove le trattenute siano state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua, le differenze a debito saranno recuperate, come di consueto, sulle rate di pensione di gennaio e febbraio 2022.
Per i soli pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18.000 euro, per il quali il ricalcolo dell’IRPEF ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene estesa fino alla mensilità di novembre (articolo 38, comma 7, legge 122/2010).
Le somme conguagliate verranno certificate nella CU 2022.
Si ricorda inoltre che le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo) non subiscono trattenute fiscali.

Pensioni della Gestione pubblica

A partire dalla prossima rata di gennaio è stato predisposto, a livello centrale, il recupero degli importi per prestazioni collegate al reddito superiori a quelli spettanti, a seguito della verifica reddituale delle prestazioni collegate al reddito corrisposte in via provvisoria nel 2019. Ai pensionati interessati è stata inviata centralmente comunicazione dedicata con raccomandata con ricevuta di ritorno.

 

29/12/2021

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