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Non autosufficienza, i sindacati dei pensionati marchigiani chiedono un nuova politica regionale

"Non autosufficienza, i sindacati dei pensionati marchigiani chiedono un nuova politica regionale

Le Federazioni dei pensionati di FNP, SPI e UILP Marche chiedono una nuova politica regionale sulla non autosufficienza. Più di 130 pensionati, provenienti da tutte le Marche, sono intervenuti all'assemblea unitaria tenutasi al Conero Break di Ancona il 5 luglio 2016, nel corso della quale è stato presentato un documento che riassume le loro proposte.

Nelle Marche sono quasi 70.000 cittadini non autosufficienti. Percentuale destinata a crescere in una Regione in cui gli over 64 rappresentano il 23,7% della popolazione complessiva (2 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale). Meno del 30% delle persone non autosufficienti entrano nel circuito dei servizi pubblici. Una cifra in tendenziale riduzione: tra il 2008 e il 2012, più di 3.300 anziani sono usciti dal sistema dell'assistenza socio sanitaria a domicilio.

Nei prossimi anni i finanziamenti nazionali per la non autosufficienza, tuttora inadeguati, sono destinati a restare invariati. «Nel 2015, sostiene il Segretario generale della FNP Marche Mario Canale - la Regione Marche non ha messo nulla su questo capitolo di bilancio. Questa tendenza va invertita, e per questo SPI FNP e UILP chiedono che la Regione costituisca uno specifico Fondo per le non autosufficienze, alimentato anche da risorse proprie del bilancio regionale, integrate da quelle derivanti da finanziamenti europei».

FNP, SPI e UILP chiedono che le risorse del Fondo, sommate a quelle che il Fondo Sanitario Regionale impiega su quest'area di intervento, vadano rivolte al finanziamento di un piano straordinario di interventi e servizi di tipo residenziale, diurno e domiciliare, per assistere i cittadini anziani non autosufficienti e sostenere le loro famiglie. «Va infatti considerato – sostiene il Segretario regionale della FNP Marche Dino Ottaviani – che la crisi ha investito con forza la Regione Marche. E' aumentata l'incidenza della relativa, passata dal 5,8% del 2008 all'8,6% del 2012. Il 69,6% delle pensioni Inps hanno un importo medio inferiore a € 750 mensili lorde. In questo contesto è inaccettabile che il 75% della spesa per le esigenze di cura a lungo termine sia sostenuta dalle famiglie, in particolare attraverso le assistenti private».

Il Segretario regionale della Cisl Marche Sauro Rossi, intervenuto all'assemblea ha posto l'accento sulle problematiche relative gli stanziamenti nazionali per la non autosufficienza. «E' evidente un problema di quantità delle risorse per il presidio del welfare – ha sostenuto Rossi – ma è anche necessario calibrare con attenzione gli interventi, calibrandoli sulle esigenze effettive della popolazione, in particolare quella anziana, la cui domanda sociale già debole, sta scomparendo dai radar».

La non autosufficienza è una condizione che produce implicazioni profonde sulle famiglie marchigiane, sia in termini di impatto economico che di perdita di benessere psicofisico delle persone che, anche indirettamente, ne sono coinvolte. Per questo, a partire dalle questioni sopra evidenziate, i sindacati dei pensionati chiedono alla Regione Marche di esercitare un ruolo forte di governo del sistema, a partire dalla riapertura di un confronto ampio e sistematico, da estendere anche ai territori, coinvolgendo istituzioni (soprattutto gli Enti Locali) e forze sociali, per garantire livelli essenziali adeguati di prestazioni.

05/07/2016

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