APE Sociale in scadenza: novembre è l’ultimo mese per fare domanda

APE Sociale in scadenza: novembre è l’ultimo mese per fare domanda

Il 30 novembre si chiude l’ultima finestra annuale per chiedere la certificazione dei requisiti per l’accesso all’APE Sociale. Entro questa data, coloro che vogliono usufruire del beneficio, dovranno certificare di rientrare nei parametri che consentono di fare la domanda definitiva per l’accesso alla pensione anticipata.

COS’È L’APE SOCIALE

L’APE Sociale è un anticipo della pensione a carico dello Stato italiano, che viene erogata dall’Inps a favore di specifiche categorie di persone, e permette loro di andare in pensione a 63 anni.

Ha la funzione di accompagnare i lavoratori alla pensione vera e propria, generalmente quella di vecchiaia, ma anche qualsiasi altro trattamento conseguito anticipatamente rispetto all'età pensionabile.

COME SI CALCOLA L’IMPORTO

L’indennità viene corrisposta fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o dei requisiti per la pensione anticipata, ed è:

  • di importo pari alla rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione se la pensione è inferiore a 1.500 euro oppure 
  • pari a 1.500 euro se il calcolo della pensione risulta pari o superiore a 1.500 euro.

I REQUISITI

Possono accedere all’APE Sociale gli iscritti all'Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata che hanno 63 anni di età e sono:

  • disoccupati
  • lavoratori che assistono familiari di 1° e 2° grado con disabilità grave (caregiver)
  • lavoratori che presentano un grado di invalidità superiore o pari al 74% e con un’anzianità contributiva di almeno 30 anni
  • lavoratori dipendenti, in possesso di almeno 36 anni di contribuzione e che abbiano svolto, da almeno 7 anni negli ultimi 10 ovvero almeno 6 anni negli ultimi 7, attività cd. gravose

LE NOVITÀ

Un’importante modifica riguarda i disoccupati, per i quali, a partire dal 1° gennaio 2022, non è più necessario attendere che trascorrano 3 mesi dalla fine del trattamento di disoccupazione percepito.

È stato altresì disposto l’ampliamento delle professioni che rientrano nella categoria dei lavori c.d. gravosi, il cui elenco è presente nell’allegato alla Legge stessa.

Dal 2022, rientrano nelle attività gravose anche i dipendenti delle imprese edili ed affini, i ceramisti e i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta, per i quali è richiesto il requisito ridotto dell'anzianità contributiva di almeno 32 anni.

DECORRENZA E DURATA

L'indennità decorre dal 1° giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di accesso al beneficio, previa cessazione dell’attività lavorativa.

È corrisposta ogni mese per 12 mensilità nell'anno, fino all'età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia (67 anni nel 2022) oppure fino al conseguimento di un trattamento pensionistico diretto anticipato o conseguito anticipatamente rispetto all’età per la vecchiaia.

Durante il godimento dell’indennità non spettano né i contributi figurativi né gli assegni al nucleo familiare.

Il trattamento di APE Sociale cessa in caso di decesso del titolare e non è reversibile ai superstiti.

LA SCADENZA

In relazione alla proroga a tutto il 2022 della sperimentazione, i soggetti interessati all’APE Sociale, come sopra individuati in base alle nuove disposizioni, possono presentare domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso all’APE sociale entro i termini di scadenza previsti, non oltre il 30 novembre 2022.

Le domande presentate entro il 30 novembre 2022 saranno prese in considerazione esclusivamente se residueranno le risorse finanziarie integrate dalla legge di Bilancio 2022.

 

Gli operatori del Patronato INAS CISL sono disponibili per fornire ogni forma di assistenza gratuita ed inoltrare all’INPS, in modalità telematica, la domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso all’APE Sociale e di erogazione della prestazione.

28/11/2022

Condividi l'articolo su: