Fnp Sardegna
Alberto Farina : 51 anni nella prima linea sindacale in Gallura e in Sardegna
Dopo 51 anni, Alberto Farina, il sindacalista delle vertenze turistiche nella Costa Smeralda, venerdì scorso è andato in pensione. Ha passato il testimone della segreteria regionale della FNP a Mimmo Contu, ex segretario generale Cisl Cagliari. Non un addio, ma una festa vissuta con tanti amici, a cominciare da Emilio Didonè, segretario generale FNP nazionale, e Roberto Pezzani ( segretario organizzativo) . Presenti tutti i dirigenti della Cisl sarda, guidati da Pier Luigi Ledda numero uno del sindacato regionale.
La storia sindacale di Farina è iniziata nel 1973 nella zona industriale di Portotorres, delegato Fim (federazione metalmeccanici) e proseguita (46 anni) nella Fisascat ( lavoratori del commercio, servizi e turismo) in Gallura.
«Nel 1978 il nord Sardegna - ricorda Farina - ricadeva nella sfera di competenza dell’Unione sindacale di Sassari, che, davanti all’eccezionale sviluppo del settore turistico raggiunto intorno a Olbia e alla Costa Smeralda, decide di creare una struttura specifica nel territorio per la tutela dei lavoratori impegnati nell’alberghiero e nella ristorazione». Una scelta decisa da Pasquino Porcu (segretario generale), pienamente condivisa dai segretari Antonio Arca, Simplicio Sotgiu, Mario Medda e Salvatore Zappadu, che intuirono il valore strategico del turismo per l’intera isola. «Il 6 giugno 1978, mi accolse a Olbia Salvatore Fadda, responsabile degli edili galluresi. C’era molto da lavorare nell’ambito alberghiero e commerciale - aggiunge Farina nato a Bulzi 74 anni fa - raggiunto anche dalla grande distribuzione».
Nell’alberghiero, per gli “stagionali” alcune condizioni lavorative erano gravi: addetti sottopagati, qualifiche non riconosciute, orari interminabili. A volte anche drammatiche. «Con i responsabili di Cgil e Uil una giorno scoprimmo vicino a un albergo lavoratori alloggiati in ruolotte con temperature di 40 gradi all’ombra. Denunciammo il fatto - ricorda Alberto Farina - all’Ispettorato del lavoro e alla USL (Unità sanitaria Locale). Si cominciò a tutelare i lavoratori caso per caso, in ogni singolo posto di lavoro. Stipulammo anche accordi che diedero risultati significativi».
Il segretario generale emerito della FNP considera un fiore all’occhiello della sua storia sindacale nel turismo la conquista del “diritto di precedenza”. «I lavoratori ogni anno partivano da zero. L’albergatore nella nuova stagione poteva chiamare chi voleva. Con le sigle sindacali confederali della Gallura riuscimmo a firmare un accordo, il primo in Italia, secondo cui il datore di lavoro, se non c’erano importanti motivi ostativi, doveva dare la precedenza ai lavoratori occupati l’anno precedente. Una conquista poi traslata nel contratto nazionale e successivamente diventata legge dello Stato».
Le uniche tutele , riconosce Farina, si trovavano negli hotel che facevano capo all’Aga Khan: solo in quegli alberghi si seguivano le regole contrattuali. In tutto il resto - a Baia Sardinia, Cannigione, Santa Teresa, Porto Rotondo - c’era molto precariato, incertezza. I contratti stipulatiti nella catena dell’Aga Khan, nelle strutture del Club Mediterranee o della Valtour facevano da traino per le aziende minori.
Turismo, ma anche commercio ( grande distribuzione) e - su delega del segretario generale - anche industria alimentare e aeroporto O di Olbia. Molto lavoro esterno, ma anche impegno interno. «Con Mario Medda ( Tempio), Salvatore Fadda (Olbia) Giannetto Satta (Nuoro) nel 1981 fummo tra i fondatori - dice Farina - della Cisl gallurese. Pionieri: non avevamo risorse neppure per arredare la sede sindacale, una sola scrivania dove ci sedevamo a turno, compreso il primo “generale”, Mario Medda. Settemila gli iscritti iniziali. Nel volgere di pochi anni, nell’alternarsi normale dei segretari generali, Salvatore Fadda, il secondo della serie, quindi Salvo Manca, Massino Tedde e Mirko Idili, la UST Olbia è diventata, dopo Sassari e Cagliari, la terza struttura in Sardegna per numero di iscritti».
Nel 2018 Gigi Bonfanti( leader nazionale dei pensionati Cisl), Ignazio Ganga (segretario confederale) e gli organismi sindacali regionali chiedono ad Alberto di guidare i pensionati sardi. « Ho lavorato sei anni, insieme con le altre sigle sindacali, per far sì che la voce dei pensionati fosse riconosciuta e ascoltata. Spero di esserci riuscito».
Mario Girau