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L’Europa che vogliamo

06/06/2024
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L’Europa che vogliamo

Solo con più Europa politica e meno tecnico burocratica si potranno affrontare le questioni del lavoro e della giustizia sociale in Italia ed in Europa.

 Vogliamo un’Europa democratica, solidale, inclusiva e sostenibile.

Le elezioni europee sono molto importanti per gli assetti egli sviluppi della politica europea che nei precedenti cinque anni ha dovuto affrontare la pandemia Covid-19 e lo scenario delle guerre in Ucraina dopo l’invasione Russa ed il conflitto Israele-Palestina.

Questioni non prevedibili ma drammaticamente attuali.

Per questi nuovi e gravi scenari geopolitici e per il futuro fatto di pace abbiamo bisogno di più Europa per i prossimi 5 anni. 

L’appello che lanciamo è quello della massima partecipazione al voto per poter esercitare un diritto fondamentale e per contribuire al nostro destino che non può essere altro che europeo.

Più Europa non solo per fronteggiare questioni geopolitiche, ma anche per l’economia europea per difenderci dalle grandi economie cinesi, indiane e americane nell’economia e nel mercato globale.

 Noi siamo per un’Europa di pace.

Siamo per un ‘Europa del diritto, della libertà e della democrazia dove siano garantiti in tutti i Paesi le divisioni e l’equilibrio dei poteri e la libertà di pensiero e di manifestazione.

Siamo per un rafforzamento del Parlamento Europeo e sull’affermazione dei principi della partecipazione e dell’inclusione sociale senza discriminazioni.

Welfare europeo e politiche europee finalizzate alla lotta alla povertà, in favore delle famiglie, degli anziani dell’assistenza ai non autosufficienti e della salute.

Accoglienza ed inclusione dei migranti nel rispetto del diritto internazionale.

Inoltre, sostenibilità ambientale compatibile con il lavoro e lo sviluppo. Economia sociale e partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. Riforma fiscale europea. 

 Le Istituzioni poi, debbono fare dei passi in avanti ed assumere decisioni rapide su politica estera e difesa.

Occorre più potere al Parlamento ed il superamento del diritto di veto di ogni Paese poiché all’unanimità non si gestisce neppure una riunione di condominio.

Il progetto Europa ha bisogno di visione, lungimiranza e discontinuità e deve prevalere la politica con la P maiuscola rispetto agli apparati burocratici tecnocratici.

L’auspicio è la più ampia partecipazione responsabile di ogni europeo.

 

Pompeo Mannone
Segretario Generale Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti


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