25 Aprile. Emilio Didonè: importante non dare mai nulla per scontato
"Sembra banale ma quante volte ce ne dimentichiamo, presi come siamo dai nostri problemi quotidiani. Le cose che oggi sembrano le più scontate, in realtà, non sono state “regalate” ma sono state conquistate con il sacrificio, il coraggio e la forza di tante donne e uomini che hanno “scelto” di lottare per un mondo e futuro migliore.
La storia insegna che tutto può cambiare, tutto può finire e tutto può iniziare. E il “coltivare” la memoria è ancora oggi un antidoto prezioso contro la rassegnazione e l'indifferenza ma soprattutto aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una precisa “responsabilità”, individuale e collettiva, e una “coscienza” che può e deve usare.
Chi avrebbe mai detto che una pandemia avrebbe cambiato così profondamente la nostra società? E quanti di noi avrebbero “scommesso” su una guerra nel cuore dell’Europa? Nessuno ha la verità in tasca.
Mai come in questo momento della storia dell’umanità, il confine tra bene e male, tra giustizia e ingiustizia, tra vero e falso, tra povertà e ricchezza, tra democrazia e prepotenza, tra guerra e pace, non è scontato ma dipende anche dalle nostre scelte.
A cominciare dal concetto di libertà che ci sta tanto a cuore. Libertà di pensare e parlare; libertà di muoversi; libertà di opporsi, insieme, ad ogni ingiustizia; libertà di non accettare quella violenza e rabbia che si manifesta nei vari ambiti della società. In particolare è diventato intollerabile “leggere e vedere” sui media la violenza degli uomini sulle donne e il preoccupante aumento di episodi di violenza tra adolescenti e giovanissimi.
Insomma, non diamo valore a ciò che abbiamo fino a quando non l’abbiamo perduto. E in questo quadro così confuso meglio non dare più nulla per scontato, a partire dalla nostra libertà e democrazia, che dipendono anche da noi, dal nostro impegno a difenderle e conservarle. Diciamolo a nostri figli e nipoti, alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi: mostriamo loro, con l’esempio, quanto è importante difendere le conquiste che con tanto “coraggio” le nostre madri e i nostri padri ci hanno consegnato.
Libertà è partecipazione, e proprio per questo, oggi 25 aprile, non possiamo “ignorare” l’attuale scarsa partecipazione al voto delle elezioni politiche, essenziale per la vita democratica delle nostre istituzioni, perché fiducia, partecipazione, responsabilità, democrazia sono pilastri fondamentali della nostra costituzione e della nostra vita in comune.
Da qui imprescindibile è l’attivo coinvolgimento nella vita sociale delle comunità, di tutti i cittadini, donne e uomini di ogni età, che ogni giorno compiono il loro dovere, offrendo, con senso di responsabilità, un contributo silenzioso ma essenziale alla nostra convivenza e al benessere del Paese. E ciascuno di noi è chiamato a fare la sua parte con il “coraggio della partecipazione”.
Il 25 aprile è la festa della libertà di tutti gli italiani, nessuno escluso. Oggi, trascorsi 80 anni da quel lontano 25 aprile 1945, è più che mai necessario e indispensabile ricordare che libertà e democrazia sono doni preziosi, irrinunciabili, che non ci sono stati regalati ma sono costati divisioni, guerra civile, sangue, lutti, paure e sacrifici dei nostri padri e nonni. E guai a noi a considerarli scontati!
La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”. (Piero Calamandrei)
Buon 25 aprile 2025, buona Festa della Liberazione!"
Il segretario generale FNP CISL Emilio Didonè