Anziani. Pezzani: Serve una svolta sociale per la cura della salute mentale

Anziani. Pezzani: Serve una svolta sociale per la cura della salute mentale
11/07/2025
Ascolta la versione audio di questo articolo Versione audio

Anziani. Pezzani: Serve una svolta sociale per la cura della salute mentale

La salute mentale è un tema centrale per chi, come noi, rappresenta il mondo delle persone anziane, non solo perché alcune fragilità possono emergere o peggiorare nella terza età, ma perché le famiglie sono oggi luoghi complessi, attraversati da solitudini reciproche, da pesi emotivi che spesso si trascinano per anni, senza essere affrontati o risolti. E quando tutto si rompe, la violenza può diventare l’unico, tragico linguaggio”: così Roberto Pezzani, segretario generale della FNP CISL.

“Ci sono notizie che ci costringono a guardare ciò che a volte ci sembra lontano da noi, che non ci riguardi direttamente: tragedie familiari diverse ma legate da un filo comune, che ci ricordano quanto sia urgente parlare di ciò che accade dentro le mura domestiche, dove il dolore si nasconde e la sofferenza spesso non trova voce e supporto, come quella avvenuta a Milano dove una donna di 73 anni è stata uccisa a coltellate dal figlio che subito dopo si è tolto la vita; o come quella di Roma, dove un ragazzo di 33 anni ha aggredito i genitori, entrambi 73enni, per una lite nata dall’impossibilità di trovare i vestiti per uscire. Due episodi distanti, eppure accomunati da un disagio che cova sotto traccia, da tensioni familiari irrisolte, da un malessere che troppo spesso resta chiuso tra quattro pareti.”

“Non possiamo limitarci a catalogare questi fatti come eccezioni – dichiara Pezzani - o come manifestazioni di follia improvvisa: sarebbe troppo ‘comodo’. Dobbiamo invece chiederci cosa manca: quali parole, quali attenzioni, quali spazi di ascolto e supporto non sono stati offerti in tempo, perché il disagio psicologico esiste, cresce, si aggrava, e senza strumenti adeguati può diventare devastante”.

Come FNP CISLconclude Pezzaninon vogliamo lasciare le famiglie ad affrontare da sole questi drammi: vogliamo essere una comunità di cura che guarda in faccia il dolore, lo accoglie, lo nomina, e costruisce percorsi per affrontarlo. Serve più attenzione alla salute mentale, più sostegno psicologico alle famiglie, più coraggio nel rompere i tabù. Lo dobbiamo a chi non ce l’ha fatta. Ma lo dobbiamo, soprattutto, a chi è ancora in tempo per salvarsi”.

 

 


Notizie Segreteria Generale


Iscriviti alla newsletter FNP

Iscriviti alla Newsletter

Per rimanere aggiornato e leggere notizie e approfondimenti utili