Nasce Opificium, la prima collana di narrativa sul lavoro e il sociale nell’era delle transizioni
Si chiama Opificium, ed è la prima collana di narrativa dedicata a temi sociali e del lavoro nell’era delle transizioni, frutto di una collaborazione tra Avagliano Editore e Edizioni Lavoro, che si pone come osservatorio del contemporaneo anche attraverso i classici della letteratura.
Si parte col primo volume dal titolo Smistamenti, che raccoglie dieci racconti di autori esordienti e semi-esordienti che parlano delle varie sfaccettature del lavoro: si va da quello sognato e agognato, fino ad arrivare a quello perduto e ritrovato, oppure flessibile e precario. Infine al lavoro conquistato, difeso e a quello trasformato. Il lavoro come “centro di gravità permanente” delle persone, volàno di emancipazione, di autonomia, di libertà e di esercizio attivo di cittadinanza.
Le voci raccolte in questa antologia misurano la difficoltà di entrare nell’universo del lavoro o di restarvi, l’aspirazione di integrare la sfera professionale con quella personale, come due facce della stessa medaglia. Narrano di sicurezza e dignità, di benessere psicofisico e di nuove modalità di prestazione professionale, anche quando denunciano l’assenza di opportunità o di competenze aggiornate. Dieci racconti che ci parlano di incidenti sul lavoro, di emigrati dal Sud al Nord, di lavoro in fabbrica, di chi è in cerca della prima occupazione e di chi si aggiorna online perché il lavoro sta cambiando velocemente tempi e modi.
La seconda uscita della Collana è prevista per settembre con il racconto di una mamma affidataria. Il libro è anche una campagna itinerante con presentazioni in più regioni e un evento finale, a dicembre, alla Fiera della Piccola e Media Editoria di Roma.
Edizioni Lavoro, inoltre, rivolge l'invito a segnalare brevi racconti per una prossima antologia sempre sui temi del lavoro e della previdenza, della cittadinanza attiva, della conciliazione famiglia e lavoro.
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