"Non si faccia ancora cassa sui pensionati": l'intervento di Emilio Didonè su Avvenire

02/09/2023
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"Non si faccia ancora cassa sui pensionati": l'intervento di Emilio Didonè su Avvenire

“Alla ripresa dell’attività politica dopo la pausa estiva il cantiere della Legge di Bilancio entra nel vivo. L’autunno si prospetta per tutte le forze, politiche e sindacali, molto impegnativo. Dal canto nostro, come Sindacato dei pensionati CISL siamo pronti a rimettere in campo tutte le energie di cui disponiamo, ben consapevoli che le prossime tappe che ci troveremo ad affrontare saranno molto impegnative. La manovra finanziaria per il 2024 si presenta tutta in salita a causa della ‘cronica’ ristrettezza delle risorse finanziarie messe in campo che costringerà inevitabilmente i partiti della maggioranza a definire le priorità degli interventi.

Diciamo subito ‘no’ alla tentazione del Governo di scegliere ancora le pensioni per recuperare risorse, così come fatto nel 2022, modificando il meccanismo di rivalutazione degli assegni pensionistici all’inflazione con l’introduzione delle fasce di importo al posto degli scaglioni. Un risparmio per le casse dello Stato di 10 miliardi nel triennio 2023-2025, fino a 37 miliardi nel decennio 2023-2032: soldi che i pensionati non recupereranno più. Le pensioni, com’è noto, a differenza degli stipendi vengono rivalutate in automatico all’aumento del costo della vita. Per l’anno 2023, l’indice ISTAT definitivo è pari al +8,1%, per cui il prossimo gennaio, in sede di rinnovo dei trattamenti pensionistici, sarà attribuito un conguaglio di +0.8% rispetto all’indice provvisorio ISTAT di +7,3%.

 

La rivalutazione delle pensioni al costo della vita rappresenta il rinnovo del contratto di lavoro dei pensionati. Quindi è necessario riconoscere un’indicizzazione piena di tutte le pensioni per non penalizzare chi ha sempre rispettato le regole, versato i contributi e fatto crescere il Paese in maniera significativa. Diversamente, i continui interventi volti a comprimere la rivalutazione delle pensioni al costo della vita saranno una violazione del patto che c’è tra cittadini lavoratori/pensionati e Stato. Siamo consapevoli che il tema della sostenibilità del sistema pensionistico rappresenta un’annosa questione, uno dei capitoli più pesanti per il bilancio pubblico, ma non per questo il conto lo devono pagare sempre e solo i pensionati.

 

La strada è ancora lunga e tutta in salita, ma bisogna valorizzare quanto sin qui ottenuto attraverso il dialogo. L’auspicio è che, alla ripresa del confronto tra Governo e Sindacato, si entri definitivamente in una nuova stagione anche sotto il profilo del metodo, ritrovando riferimenti di un percorso condiviso e dando linfa e sostanza alle parole ‘concertazione’ e ‘confronto’.

 

Qui di seguito l'intervento integrale del Segretario generale Emilio Didonè su Avvenire

Approfondimenti

Avvenire 02.09.23


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