Roberto Pezzani: Al governo chiediamo un confronto urgente su pensioni, non autosufficienza e sanità

03/09/2025
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Roberto Pezzani: Al governo chiediamo un confronto urgente su pensioni, non autosufficienza e sanità

“In queste settimane abbiamo assistito a dichiarazioni da parte di esponenti del governo su possibili interventi di riforma della previdenza. Lo diciamo con fermezza: non è accettabile che si possa mettere mano a riforme così importanti senza di noi, senza chi rappresenta i lavoratori e i pensionati perché esse riguardano milioni di persone e incidono sulla sostenibilità sociale ed economica del Paese”: così Roberto Pezzani, segretario generale della Fnp Cisl, nel corso del Comitato Esecutivo della federazione che si è svolto questa mattina a Roma. “Per questo – ha proseguito Pezzani - auspichiamo che il Governo apra un tavolo di confronto per ascoltare le nostre richieste che prevedono la piena indicizzazione delle pensioni; il rafforzamento della 14esima per i redditi bassi, ampliando la platea e valorizzando gli anni di contributi; la netta e strutturale distinzione tra previdenza e assistenza; una pensione di garanzia per i giovani; il ripristino di Opzione Donna nella sua versione originaria; il riconoscimento del lavoro di cura e misure reali di contrasto al gap retributivo; una previdenza complementare per tutti i lavoratori.”

Nel corso della riunione si è parlato anche degli altri temi sui quali, come CISL, sono state chieste risposte chiare: sanità, non autosufficienza e fisco. “La sanità – ha dichiarato Pezzani - non è una spesa o un privilegio di pochi ma un diritto universale: è la colonna vertebrale di ogni comunità. Non basta chiedere più fondi: è necessario utilizzare in modo più efficiente quelli attuali. Sulla non autosufficienza, poi, è urgente una politica strutturale e nazionale che sostenga davvero gli anziani e le famiglie, lasciate spesso da sole e su cui ricade un peso immane, in particolare su donne e caregiver, costretti a sacrificare il lavoro e la vita personale, o su assistenti familiari che vivono condizioni di lavoro precarie. Serve un sistema integrato che sappia connettere sanità e sociale e renda l’assistenza domiciliare un diritto vero e non un intervento occasionale.”

Infine la riforma del fisco. “Come già dichiarato dalla segretaria generale Cisl Daniela Fumarola, serve un confronto col Governo per andare incontro ai bisogni del ceto medio, composto da famiglie e pensionati che hanno sofferto e stanno soffrendo molto a causa di un’alta pressione fiscale: abbiamo chiesto, come CISL, che l’Irpef passi dal 35% al 32% per i redditi fino a 60.000 euro. La nostra rivendicazione è per una tassazione equa, che non scarichi il peso della manovra sui più deboli, che difenda il reddito dei pensionati, che sostenga le famiglie, che restituisca fiducia a chi lavora e ha lavorato una vita: una riforma fiscale costruita insieme, nel segno della concertazione, della responsabilità e della giustizia sociale.”


Notizie Segreteria Generale


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