Addizionale Regionale e Comunale: Impatto sui pensionati e lavoratori

Addizionale Regionale e Comunale: Impatto sui pensionati e lavoratori
21/07/2025
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Addizionale Regionale e Comunale: Impatto sui pensionati e lavoratori

Negli ultimi anni gli incassi dei comuni per l’addizionale Irpef sono triplicati

Negli ultimi anni gli incassi dei comuni per l’addizionale Irpef sono triplicati

L'addizionale comunale ha registrato un aumento significativo, evidenziando l'impatto fiscale su lavoratori e pensionati in Italia. ?

L'addizionale comunale Irpef è una delle entrate tradizionali dei comuni.

Come si determina

Le addizionali regionale e comunale si calcolano applicando un'aliquota al reddito complessivo determinato, ai fini dell'IRPEF, al netto degli oneri deducibili e delle deduzioni per oneri di famiglia riconosciuti ai fini dell'IRPEF stessa.

I numeri e il contesto

Innanzitutto il gettito ha fatto registrare una crescita costante e rilevante negli anni e quei numeri indicano che qualcuno paga una imposta crescente. La circostanza che siano lavoratori e pensionati a versare la quasi totalità del gettito dell’addizionale comunale fornisce un elemento di rilievo per la Cisl, poiché una imposta crescente a redditi costanti o quasi, significa un calo del potere di acquisto che pesa in modo più sensibile su lavoratori e pensionati a basso reddito.

  • Il gettito dell'addizionale comunale nel 2024 è di 6,1 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 5,6 miliardi del 2023. 
  • Rispetto al 2007, il gettito è quasi triplicato (2,2 miliardi di euro).
  • L'addizionale è principalmente pagata da lavoratori e pensionati, riducendo il loro potere d'acquisto. 

La Manovra “Salva Italia” del 2011

  • Tre manovre fiscali nel 2011 per ridurre il debito pubblico e rientrare nei parametri europei. 
  • L'aliquota dell'addizionale comunale è raddoppiata da 2 a 4 miliardi di euro.
  • Aumento delle imposte per lavoratori e pensionati, mentre le imposte per le imprese sono diminuite.

La struttura dell’imposta

Molto sinteticamente richiamiamo gli elementi che caratterizzano l’addizionale comunale:

  • Chi è esente dal pagamento dell’Irpef, non paga l’addizionale (sia comunale che regionale);
  • L’aliquota massima stabilita per legge è lo 0,8%, ma in particolari situazioni di bilancio sono state deliberate aliquote oltre quel livello;
  • Il Comune può stabilire un’unica aliquota o una scala di aliquote progressive con scaglioni fissati come l’Irpef statale;
  • Per il 2025-2026 i Comuni – nel caso abbiano fissato una scala di aliquote progressive - possono mantenere quattro scaglioni oppure adeguarsi alla nuova Irpef con tre scaglioni;
  • Può essere inserita una fascia esente “in ragione di specifici requisiti reddituali”; al suo superamento l’addizionale si paga sull’intero reddito.

L’addizionale comunale nel 2024: i capoluoghi

Dall’analisi su venti capoluoghi (circa il 30% della popolazione italiana), osserviamo come Trento e Bolzano siano gli unici che non applicano l’addizionale mentre Firenze sia il capoluogo con l’aliquota più bassa (0,2%). I Comuni con addizionale al livello massimo (o superiore al massimo) sono 14, mentre sono 3 i comuni con aliquota inferiore allo 0,8% (Aosta, Cagliari, l’Aquila).

In sintesi:

  • Trento e Bolzano non applicano l'addizionale; Firenze ha l'aliquota più bassa (0,2%). 
  • 14 comuni applicano l'aliquota massima o superiore; Roma, Napoli, Torino, Genova e Palermo hanno super addizionali. 
  • Roma ha deliberato un ampliamento dell'area esente per il 2025 in seguito ad un accordo voluto dalla Cisl.
  • Milano pur avendo deliberato l’aliquota massima dello 0,8% - ha stabilito un’ampia fascia esente fino a 23mila euro di reddito. Anche Firenze ha dichiarato una fascia esente per i redditi fino a 25mila euro.

Addizionale regionale e comunale: l’effetto “sommatoria”

Per un lavoratore o un pensionato con un reddito di 15mila euro, vivere in un comune che applica l’aliquota dell’1% come Napoli oppure a Genova, determina un aggravio di imposizione da 15 a 165 euro annui dell’addizionale in base al reddito. Se invece vivesse a Firenze o a Milano non pagherebbe nulla per effetto dell’ampia fascia esente deliberata dal Comune.

E’ utile sottolineare che la quasi totalità del gettito delle addizionali comunale e regionale è versato da lavoratori e pensionati.

In sintesi:

  • Importi dell'addizionale comunale variano significativamente a seconda del comune e del reddito. 
  • A Napoli, un reddito di 15.000 euro comporta un'imposizione di 165 euro, mentre a Firenze non si paga nulla. 
  • Importi totali per redditi di 15.000 euro: Firenze 213 euro, Roma 395 euro, Napoli 410 euro. 

Osservazioni

Per la Cisl è determinante che i principi di autonomia finanziaria e finanziamento siano realizzati senza aggravi di imposizione fiscale a carico di lavoratori e pensionati, eventualmente prevedendo meccanismi di riequilibrio tra imposizione statale e locale;

Per saperne di più sull’IRPEF leggi la scheda dettagliata IRPEF Cos'è e come si calacola

 

Argomenti: FamigliaFisco


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