Covid-19, durante la pandemia la mortalità per infarto è triplicata

Covid-19, durante la pandemia la mortalità per infarto è triplicata
11/05/2020
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Covid-19, durante la pandemia la mortalità per infarto è triplicata

La Società Italiana di Cardiologia (SIC) ha svolto una ricerca multicentrica in 54 ospedali italiani per valutare la percentuale della mortalità nei pazienti acuti ricoverati nelle Unità di Terapia Intensiva Coronarica (Utic), nella settimana 12/19 marzo 2020, durante la pandemia di Covid-19, confrontandola con quella dello stesso periodo dello scorso anno.

I risultati di questa ricerca hanno mostrato che in questo lasso di tempo la mortalità per infarto è triplicata passando dal 4,1% al 13.7%. Questi esiti sono per lo più dovuti alla mancanza di un trattamento o ad un ritardo del trattamento spesso dovuto alla paura dei pazienti di contrarre il Covid-19 in ambiente ospedaliero. Infatti il tempo intercorso tra l'inizio dei sintomi dell'infarto e l'intervento chirurgico cardiaco nel periodo Covid-19 si è allungato in media del 39%, risultando spesso fatale. L'età media dei pazienti deceduti per infarto è stata di 65 anni.

I ricoveri per infarto sono diminuiti nel complesso di circa il 60%, maggiormente nelle donne rispetto agli uomini, mentre al livello territoriale la loro riduzione è stata omogenea in tutto il Paese senza una diversificazione tra Regioni più colpite o meno dal Covid-19.

Ricordiamo che ogni anno muoiono per infarto circa 260 mila persone. Secondo la SIC è necessario ricostruire la rete dell'emergenza per tutte le patologie cardiovascolari tempo-dipendenti, ripristinare i letti e gli ambulatori di cardiologia utilizzati in questo periodo per Covid-19 e soprattutto non sottovalutare i sintomi, come ad esempio il dolore di tipo costrittivo al petto o difficoltà respiratorie e rivolgersi subito al 118.

Auspichiamo che i nostri iscritti con il rallentamento della pandemia e la riapertura a regime di tutte le strutture sanitarie ambulatoriali pubbliche e private ricomincino a curarsi e continuino, con le dovute accortezze, ad effettuare i necessari controlli medici di prevenzione.

 

Foto di Jefty Matricio


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