Legge 104: cosa cambia davvero per i caregiver? Più congedi? Più Smart?
Legge 104/92, le novità che entreranno in vigore dal 1°gennaio 2026
A partire dal 1° gennaio 2026, entreranno in vigore le modifiche introdotte dalla legge 106/2025, che ampliano le tutele per i lavoratori con disabilità e per i familiari che li assistono.
Le novità relative alla Legge 104 sono principalmente contenute nella Legge n. 106 del 18 luglio 2025 (una legge italiana molto recente, al momento, le sue principali disposizioni operative scatteranno dal 1° gennaio 2026) che introduce nuove e specifiche tutele per i lavoratori affetti da gravi patologie e per i loro caregiver.
Cos'è la Legge 104 e a chi si rivolge
Prima di analizzare le novità, ricordiamo che la Legge 104/1992 è la normativa di riferimento per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità. Prevede una serie di agevolazioni, tra cui permessi retribuiti e congedi, sia per i lavoratori disabili in prima persona, sia per chi si prende cura di un familiare con handicap grave riconosciuto.
Possono beneficiarne tutti i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, tra cui:
- Genitori di figli (anche adottivi) con disabilità grave.
- Coniuge, partner unito civilmente o convivente di fatto.
- Parenti o affini entro il terzo grado.
La Legge 106
È fondamentale capire che la Legge 106 non sostituisce la storica Legge 104, ma la integra e la rafforza, concentrandosi sulla tutela del posto di lavoro per il lavoratore fragile. L'obiettivo primario della Legge 106 è tutelare la salute e la carriera dei dipendenti (pubblici e privati) che devono affrontare malattie croniche o oncologiche. Le novità fanno parte di un pacchetto di misure di riforma volte a rafforzare le tutele e semplificare le procedure, con un focus sulla conciliazione tra vita lavorativa e di cura:
- Permessi aggiuntivi retribuiti per malattie specifiche: 10 ore aggiuntive annue di permesso retribuito (che si sommano ai 3 giorni mensili della L. 104) per lavoratori affetti da patologie oncologiche, invalidanti o croniche; dipendenti (pubblici o privati) che assistono un figlio minorenne con malattie oncologiche, invalidanti o croniche (anche rare), purché l'invalidità sia pari o superiore al 74%.
Queste ore sono destinate specificamente a visite, esami, analisi e terapie mediche frequenti.
- Diritto prioritario allo Smart Working: al termine del congedo straordinario (fino a due anni), il lavoratore avrà un diritto prioritario allo smart working (lavoro agile), se l'attività lo consente. Questo è pensato per favorire il rientro in servizio e la conciliazione con le esigenze di assistenza. A differenza dei permessi L. 104, questo congedo è generalmente senza retribuzione e non matura ferie, tredicesima o TFR, rappresentando una tutela per la conservazione del posto.
- Semplificazione burocratica per il riconoscimento: viene snellita la procedura di certificazione; per accedere a permessi e congedi, in molti casi, sarà sufficiente un certificato medico introduttivo rilasciato dal medico curante o specialista, trasmesso telematicamente. L'obiettivo è centralizzare e uniformare la valutazione.
- Tutela per i Lavoratori Autonomi e Partite Iva: sono previste (o in fase di definizione) misure che estendono le tutele e i benefici della L. 104 anche ai lavoratori autonomi e ai titolari di Partita IVA, categorie storicamente meno coperte dalle agevolazioni lavorative. Le modalità specifiche e il finanziamento di queste misure stanno entrando a regime dal 2026.
Alcune novità sulla Legge 104 sono già certe perché approvate e pubblicate in Gazzetta Ufficiale con la Legge 106/2025. Altre misure entreranno in vigore dal 1° gennaio 2026. Restano invece proposte o bozze quelle contenute nella Legge di Bilancio 2026, che devono ancora completare l’iter parlamentare.