Vaccini, pubblicato il nuovo piano nazionale. Vaccino AstraZeneca raccomandato sotto i 55 anni

Vaccini, pubblicato il nuovo piano nazionale. Vaccino AstraZeneca raccomandato sotto i 55 anni
01/02/2021
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Vaccini, pubblicato il nuovo piano nazionale. Vaccino AstraZeneca raccomandato sotto i 55 anni

Nei giorni scorsi è stato pubblicato dal Ministero della Salute l'aggiornamento del Nuovo Piano Nazionale di Vaccinazione contro il Covid-19.
Come sappiamo, il 27 dicembre scorso è iniziata con il “Vaccine Day” la somministrazione delle prima delle due dosi del vaccino Pfizer, mentre da pochi giorni è stata avviata la distribuzione anche del vaccino Moderna.
Nel frattempo, l'Ema (l'Agenzia europea per i medicinali) e l'Aifa (Agenzia italiana del Farmaco) hanno deciso di approvare anche la commercializzazione del vaccino AstraZeneca per le persone di età compresa tra i 18 anni e i 55 anni. Questo vaccino, per le sue caratteristiche di conservazione, sarebbe stato perfetto per la sua somministrazione ad anziani sia a domicilio che negli studi dei medici di base. Purtroppo, a causa della sua efficacia di protezione solo del 59,5%, molto più bassa di quella dei vaccini Pfizer e Moderna, che è di circa il 94%, dovrà essere distribuito a categorie di popolazione meno a rischio. Anche per questo vaccino sono previste due dosi, ma la seconda dovrà essere inoculata tra le 4 e le 12 settimane dopo la prima. Come per gli altri vaccini non si sa ancora quale sarà la durata della copertura vaccinale. 
Da quello che prevede il programma del Piano Vaccinale, entro la prossima settimana dovranno arrivare in Italia 428.440 dosi che, a questo punto, molto probabilmente saranno distribuite tra il personale scolastico, tra le forze dell'ordine, nelle carceri e tra il personale dei servizi pubblici. Entro fine marzo nel complesso saranno distribuite 3,4 milioni di dosi di questo vaccino
Da quello che risulta dal Piano Vaccinale oltre ai tre vaccini già autorizzati, nei prossimi mesi, si dovrebbero aggiungere i 405 milioni di dosi del vaccino CureVac, i 400 milioni del vaccino Johnson&Johnson e i 300 milioni del vaccino Sanofi-GSK, per un totale di 226 milioni di dosi.
Nel frattempo il consueto Report sulla Mortalità da Covid-19 dell'Istituto Superiore di Sanità ci informa che i decessi, nella “seconda ondata” compresa tra ottobre e gennaio, sono stati circa 50 mila, contro i 34.278 della “prima ondata” tra febbraio e maggio 2020.
Questo dato dovrebbe far riflettere sulla pericolosità ancora elevata del virus e della sua contagiosità testimoniata dai circa 454 mila ancora positivi, dagli oltre 20 mila attuali ricoveri e dalle oltre 2200 terapie intensive. 
Come sappiamo con le nuove ordinanze del Ministero della Salute del 29 gennaio, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 31 gennaio, la maggior parte delle regioni sono in fascia “Gialla”, mentre solo Umbria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Alto Adige sono classificate come “Arancioni”. Ci auguriamo che questo allentamento delle restrizioni non comporti un aumento dei contagi e soprattutto dei decessi. Speriamo che la campagna vaccinale, arrivata a circa 2 milioni di dosi, corra spedita e che entro fine marzo riesca a coprire almeno tutto il personale sanitario (circa 1,4 milioni di persone) e socio assistenziale e gli anziani ricoverati in Rsa e gli over 80.
Continua, intanto, la Nostra Campagna di sollecitazione alle Istituzioni sanitarie perché facciano tutto il necessario per portare il nostro Paese fuori dall'emergenza in tempi rapidi.


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