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Ormai è una strage continua è ora di dire basta!

15/05/2024
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Ormai è una strage continua è ora di dire basta!

Ennesima tragedia sul lavoro. Infortuni mortali che ormai attraversano tutte le attività lavorative, dai cantieri alle fabbriche, nei campi, nelle strade, in sostanza in ogni ambito lavorativo.

Questa volta l’incidente sul lavoro è accaduto a Casteldaccia, in provincia di Palermo.

Cinque operai sono morti ed un altro è in coma mentre erano al lavoro nel sistema fognario presso un impianto di sollevamento di acque reflue.

La morte, secondo le prime informazioni, sarebbe stata provocata da esalazioni tossiche.

 I sei operai erano al lavoro per conto di Amap, società partecipata del Comune di Palermo che gestisce le condotte idriche anche in provincia.

Una nuova strage che lascia attoniti e grave turbamento in tutti. Non è sufficiente tuttavia anche in questa circostanza esprimere il doveroso cordoglio e vicinanza è necessario fare di più.

Occorre rilanciare con forza la necessità di un impegno collettivo a cui debbono partecipare tutti, le Istituzioni, le forze sociali, le imprese, per trovare soluzioni idonee per eliminare o diminuire la frequenza degli accadimenti e limitarne gli effetti in caso di incidente.

In altri termini significa attuare in primo luogo la prevenzione, adottare cioè, le misure organizzative, le procedure operative e gli strumenti di protezione individuali atti a evitare gli incidenti di cui la cronaca ci informa con cadenze frequenti e impressionanti.

La Cisl, come è noto, proseguirà la mobilitazione sui territori e nelle aziende fino a che non ci sarà un cambiamento vero in tutti i luoghi di lavoro, con una strategia nazionale che fermi questa intollerabile scia di sangue. “Di lavoro si deve vivere non morire” afferma il nostro Segretario Generale Luigi Sbarra.

Nel 2024, in tre mesi, 191 persone hanno perso la vita sul lavoro, un bilancio davvero tragico.

Sarà la magistratura a fare luce sulle cause anche di questo incidente mortale come in quello precedente della centrale idroelettrica di Suviana a Bologna ma siamo al dopo evento, invece bisogna agire prima.

Prima significa fare formazione individuale e collettiva, esercitazioni operative, controlli ispettivi sulle varie attività e soprattutto determinare tra le persone consapevolezza dei rischi potenziali e ricorrenti che possono accadere nel lavoro. Parlo di consapevolezza del pericolo perché in alcuni casi la ripetitività delle operazioni lavorative può indurre a trascurare le procedure standard o l’uso corretto dei DPI.  

E’ importante pertanto favorire la cultura della sicurezza a partire dalle scuole prima di accedere nel mondo del lavoro.

 

Pompeo Mannone
Segretario Generale Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti


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