Fnp Lazio
Assistenza alle persone anziane e non autosufficienti. In Europa siamo il Paese più vecchio con l’età media più alta
Gli anziani over 65 sono il 24% della popolazione che risiede in Italia ed il numero aumenterà ogni anno e, con l’avanzare dell’età, aumenta inevitabilmente la non autosufficienza.
Nel 2050 si prevedono oltre cinque milioni di over 65 con gravi limitazioni fisiche e/o psicologiche.
La Fnp ha contribuito molto a far approvare dai governi Draghi e Meloni e dal Parlamento la legge quadro delle politiche in favore delle persone anziane (L.n. 33/23) proprio in considerazione di questa nuova realtà della composizione della popolazione italiana.
La finalità della legge di che trattasi, intervenuta con un ritardo decennale rispetto agli altri paesi europei, è quella di attuare una riforma organica e complessiva tramite interventi a tutto campo sulla condizione degli anziani.
Misure dedicate all’invecchiamento attivo, all’inclusione sociale ed alla assistenza delle persone anziane e fragili e non autosufficienti.
Finalmente il legislatore ha riconosciuto il ruolo sociale indispensabile degli anziani ed anche la necessità di intervenire su questa parte importante della popolazione in continuo aumento in termini numerici e quindi una forza che può incidere sulle scelte politiche, nazionali, regionali e locali.
Il convegno di ieri a Roma organizzato dalla Fnp, “La sostenibilità del settore Long-Term Care”, a cui hanno partecipato studiosi, ricercatori ed il vertice amministrativo del ministero del lavoro e delle politiche sociali aveva lo scopo di fare il punto sull’applicazione della predetta norma.
I contributi degli intervenuti hanno confermato la nostra analisi, quella cioè che la strada è molto lunga, l’attuazione sarà molto lenta e difficoltosa e le risorse finanziarie dedicate sono scarse.
Il primo decreto attuativo della legge sugli anziani ne è la prova, caratterizzato sostanzialmente da molti rinvii a decreti successivi.
L’obiettivo principale, ancora mancato, è l’integrazione socio-sanitaria ed anche di privilegiare forme di assistenza domiciliare. Un nuovo welfare a dimensione di anziani e fragili.
Occorre una svolta culturale tale da considerare la longevità un’opportunità. Ma per vivere bene e a lungo il welfare deve funzionare e consentire alle persone di investire sulla qualità della propria esistenza.
Per fare questo occorre che la politica a fronte della longevità che avanza deve trovare l’equilibrio nelle scelte sostenibili, deve mantenere consistente l’apporto delle generazioni che appartengono al mondo del lavoro su cui grava il maggior finanziamento del welfare.
In altri termini, sviluppo, occupazione, politiche familiari, pensioni dignitose, accesso a cure e assistenza sono la linfa di una società solidale ed inclusiva.
Pompeo Mannone
Segretario Generale Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti