Fratelli Tutti - Un nuovo sogno di Amicizia Sociale. Lettera Enciclica di Papa Francesco

Fratelli Tutti - Un nuovo sogno di Amicizia Sociale. Lettera Enciclica di Papa Francesco
06/10/2020
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Fratelli Tutti - Un nuovo sogno di Amicizia Sociale. Lettera Enciclica di Papa Francesco

Papa Francesco ha firmato ad Assisi la Lettera Enciclica FRATELLI TUTTI sulla Fraternità e sull'Amicizia Sociale.

Per il Santo Padre, la motivazione dell'Enciclica si deve a San Francesco che “si sentiva fratello del sole, del mare e del vento. …Dappertutto seminò pace e camminò accanto ai poveri, agli abbandonati, ai malati, agli scartati, agli ultimi”           

Il Papa ci consegna questa Enciclica come “un apporto alla riflessione affinché siamo in grado di reagire con un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole”. L'Enciclica è ricca di parole significative, di messaggi colmi di speranza ma al contempo desiderosi di risvegliare le nostre coscienze, il nostro modo di sentire e di vivere su questa terra. Molte di queste parole sono rivolte ai nostri anziani, portatori di saggezza e memoria e troppo spesso dimenticati, isolati, abbandonati.

Questa Enciclica è stata scritta durante la pandemia da Covid-19, ed il Papa rammenta come, anche se iper-connessi, la pandemia ci ha ricordato quanto evidente sia stata l'incapacità di agire insieme. Alla luce di questa frammentazione, il Papa dice quanto sia importante far rinascere tra tutti un'aspirazione mondiale alla fraternità “come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi… fratelli”.

Di fatto assistiamo sempre più spesso a tendenze che ostacolano lo sviluppo della fraternità universale: si accendono conflitti che si ritenevano superati, risorgono nazionalismi chiusi, vi è un maggiore disinteresse per il bene comune che viene strumentalizzato dall'economia globale, aumentano i mercati dove le persone svolgono il ruolo di consumatori. In questo quadro, ci ricorda Papa Francesco, occorre diffidare di chi suggerisce la fine della coscienza storica, di chi dice di non fare tesoro dell'esperienza degli anziani, piuttosto occorre valorizzare la ricchezza spirituale e umana che è stata tramandata attraverso le Generazioni.

Accade troppo spesso che le persone non sono sentite come un valore da rispettare e tutelare, specie se povere o disabili, se “non servono più” come gli anziani!

Il Papa rammenta che “la mancanza di figli, che provoca un invecchiamento della popolazione, insieme all'abbandono delle persone anziane a una dolorosa solitudine, afferma implicitamente che tutto finisce con noi, che contano solo i nostri interessi individuali”. Fa memoria di cosa è successo agli anziani a causa del coronavirus: “Non dovevano morire così”. Ma in realtà qualcosa di simile era già accaduto a motivo delle ondate di calore e in altre circostanze: crudelmente scartati. Non ci rendiamo conto che isolare le persone anziane e abbandonarle a carico di altri senza un adeguato e premuroso accompagnamento della famiglia, mutila e impoverisce la famiglia stessa. Inoltre, finisce per privare i giovani del necessario contatto con le loro radici e con una saggezza che la gioventù da sola non può raggiungere”.

Con la pandemia ci siamo ricordati che nessuno si salva da solo, che ci si può salvare unicamente insieme. Prigionieri della virtualità, abbiamo perso il gusto ed il sapore della realtà. Non possiamo non imparare da questo evento. “Che non ci dimentichiamo degli anziani morti per mancanza di respiratori, in parte come effetto di sistemi sanitari smantellati anno dopo anno. Che un così grande dolore non sia stato inutile, che facciamo un salto verso un nuovo modo di vivere e scopriamo che abbiamo bisogno degli altri. Dobbiamo recuperare la passione per una comunità di appartenenza e di solidarietà”.

Un popolo darà frutti e sarà in grado di generare futuro solo nella misura in cui dà vita a relazioni di appartenenza tra i suoi membri, nella misura in cui crea legami di integrazione tra le Generazioni.

Il Papa invita alla speranza come un'aspirazione che rende la vita più bella e dignitosa. “Prendiamoci cura della fragilità di ogni uomo, di ogni donna, di ogni bambino, di ogni anziano, con atteggiamento solidale ed attento, l'atteggiamento di prossimità del buon samaritano”. La solidarietà è un valore e si esprime concretamente nel servizio, che in gran parte è aver cura di coloro che sono fragili nelle nostre famiglie, nella nostra società, nel nostro popolo, è anche lottare contro la negazione dei diritti sociali.

Un Paese cresce quando dialogano in modo costruttivo le sue diverse ricchezze, quando vi è un dialogo tra le Generazioni e nel popolo, quando si progredisce verso un ordine sociale e politico la cui anima sia la carità sociale.

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pdf_9094_Papa Francesco Enciclica Fratelli tutti.pdf


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