Fnp Veneto
Fnp, Fp e Cisl sono pronti al confronto sulla riforma degli Ambiti territoriali sociali
Il 21 giugno a Treviso giornata di formazione sulla legge regionale del 4 aprile
La legge regionale di riforma degli Ambiti territoriali sociali è realtà da questo aprile (è la numero 9/2024) ma, usando una metafora, per il momento c’è solo il gioco, mancano le regole. Il sindacato dei pensionati Fnp Veneto, insieme alla sigla della Funzione Pubblica e con il supporto dell’intera Cisl Veneto, ha avviato una intensa attività di studio e confronto per dialogare in modo proficuo sia con la Regione, che deve scrivere quelle regole, sia proprio con i futuri ambiti, gli ATS. Un’occasione è stata la giornata di formazione del 21 giugno a Treviso: in questa pagina si può rivedere il servizio di TV7 Box sull’iniziative, andato in onda il 26 e 27 giugno, con gli interventi di Tina Cupani, segretaria generale Fnp Veneto; Marj Pallaro, segretaria generale Fp Veneto e Gianfranco Refosco, segretario generale Cisl Veneto
IL FUTURO DEI SERVIZI SOCIALI
Il futuro dei servizi sociali, infatti, non sarà più in capo ai singoli comuni, ma dovranno essere erogati in forma associata attraverso i nuovi ATS. Una nuova organizzazione, richiesta anche dal PNRR, che in altre regioni è già realtà da anni, ma che in Veneto costituisce un cambiamento epocale. Sulle opportunità e sulle criticità dei nuovi ATS, Fnp, Fp e Cisl hanno invitato a Treviso esperti di welfare, tecnici e rappresentanti degli enti locali, proprio per capire come gestire al meglio nella nostra regione questo cambiamento, in un’epoca in cui la domanda di sociale cresce e crescerà ancora. A titolo di esempio, ricordiamo che gli ATS sono parte del Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente (Snaa) e quindi soggetti attuatori del Piano nazionale per la non autosufficienza, cosa prevista dalla Legge Delega Anziani (si veda l’articolo a questo link).
LA GIORNATA DI FORMAZIONE DEL 21 GIUGNO
Durante la giornata si sono alternate l’analisi della legge regionale a cura di Gianfranco Pozzobon di Veneto Laboratorio Civico, e l’illustrazione dell’esperienza concreta del Friuli-Venezia Giulia (che ha una legge sugli ATS dal 2006) con Rossella Di Marzo, responsabile dell’ambito Noncello, che gestisce i servizi sociali di 6 comuni del Pordenonese. Anche gli enti locali hanno portato il loro contributo con Paola Roma, presidente della Conferenza dei sindaci dell'Ulss 2 Marca Trevigiana e la vicepresidente Anci Veneto Maria Rosa Pavanello. E, dato che l’operatività dei nuovi ATS è tutta da scrivere, la presidente dell’Ordine degli assistenti sociali del Veneto Mirella Zambello ha spiegato le incertezze percepite dalla categoria. Incertezze condivise anche dal sindacato
ATS COME SOGGETTI DI SVILUPPO TERRITORIALE
La riforma degli Ambiti territoriali sociali in Veneto avrà tempi lunghi per essere realizzata, sei mesi per i decreti attuativi e due anni per la messa a terra. È convinzione della Cisl che questo tempo deve essere utilizzato per organizzare un sistema efficace di offerta e gestione dei servizi sociali, che valorizzi appieno il fatto che ci sarà un soggetto sovracomunale. Gli ATS possono e devono diventare soggetti di sviluppo territoriale. E non ci devono essere dubbi che devono rimanere soggetti pubblici.