Fnp Lazio
Legge di bilancio 2025: buone cose ed altre da migliorare
Le risorse disponibili pari a 30 miliardi
La Legge di Bilancio che verrà discussa dal Parlamento a partire dalla Camera dei Deputati nei prossimi giorni, recepisce molte delle richieste che la Cisl e la FNP hanno avanzato sin dal mese di luglio al Governo.
Il provvedimento prevede la riduzione del cuneo contributivo- fiscale, che favorisce i redditi di oltre 14 milioni di lavoratori, generando fino a 1.200 euro in più ogni anno sulle buste paga entro i 40.000 di reddito ed il confermato accorpamento delle aliquote Irpef è utile per sostenere i redditi bassi nel solco di sistema fiscale più equo.
Le due misure sopra menzionate costano 17,5 miliardi, oltre la metà del peso complessivo di una manovra di bilancio che complessivamente costa 30 miliardi.
Positivi inoltre sono i punti relativi alla detassazione dei salari di produttività, il welfare contrattuale e il rafforzamento dei fringe benefit, nonché lo stanziamento di 5,5 miliardi per i rinnovi contrattuali nel settore pubblico nel triennio ‘25-’27.
Sulle pensioni vengono confermate le attuali tipologie d’uscita dal mondo del lavoro, dall’ape sociale all’opzione donna nelle modalità e con i criteri di calcolo vigenti al 2024.
Sulle pensioni in essere viene ripristinato lo schema di perequazione all’inflazione più favorevole legato alle fasce. Tre fasce percentuali di perequazione corrispondenti a 3 indici (100%, 90%, 75%) prendendo come riferimento l’importo del trattamento minimo (TM) INPS 2024 pari a 598,61.
100% fino a 4 volte il TM INPS
90% fino a 5 volte il TM INPS
75% oltre le 5 volte il TM INPS
Inoltre le pensioni minime INPS (TM) saranno maggiorate e portate a 617,90 nel 2025.
Le risorse sulla sanità vengono portate a 136,5 miliardi incrementate di 2,3 miliardi per il 2025.
A tale riguardo dovremo vigilare su come verranno utilizzate le quote regionali di tali risorse nazionali nel tentativo di far privilegiare la medicina territoriale e migliorare le liste d’attesa.
Non va bene poi, il taglio strutturale dell’organico rivolto alla scuola ed il blocco parziale del turnover nel pubblico impiego ed è necessario altresì, incrementare gli sforzi per sgravare il peso delle tasse al ceto medio con redditi da 40 a 60mila euro.
Dobbiamo pretendere dal Governo una lotta più efficace all’evasione ed all’elusione fiscale per recuperare risorse volte a finanziare i servizi pubblici ed abbassare le tasse a chi le paga ogni mese (pensionati e lavoratori dipendenti).
Il Governo ha convocato i Sindacati il prossimo 4 novembre e da quell’incontro ci aspettiamo miglioramenti alla Manovra.
Pompeo Mannone
Segretario Generale Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti