Fnp Marche
Osteoporosi e fratture da fragilità. Dalla prevenzione al Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale
Il sindacato Pensionati e i Coordinamenti Donne di SPI-CGIL, FNP-CISL, UILP-UIL delle Marche hanno organizzato il 26 gennaio scorso, presso la Provincia di Macerata, un’iniziativa per riflettere sull'importanza della prevenzione, in particolare dell’osteoporosi, patologia che ha implicazioni significative sulla salute e sulla qualità di vita delle persone, specie donne, e sul percorso che con il gruppo di lavoro interdisciplinare si sta operando.
L’incontro è stato moderato da Marina Marozzi segretaria della UILP-UIL Marche che ha ricordato il lavoro svolto in 13 anni come sindacato dei pensionati nella sensibilizzazione sulla problematica dell'osteoporosi, attraverso la “Campagna Ossi duri si diventa” ed altre iniziative.
"Un lavoro sinergico - come ha dichiarato nei saluti il Dott. Fabio Filippetti, Dirigente della Prevenzione ARS Regione Marche - che attraverso dati demografici e quelli sulle fratture da fragilità evidenziano come “l’osteoporosi sia una patologia importante in termini di salute pubblica, tale da attenzionarla nei Piani delle Prevenzione regionale e nazionale, attualmente con l’elaborazione di un modello che congiunge la prevenzione con il percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PPDTA)”. Altresì il Dott. Alberto Tibaldi responsabile della prevenzione dell’AST di Macerata ha valorizzato il lavoro di squadra tra professionisti, nonché il coinvolgimento a breve degli stakeholder per realizzare tale percorso attraverso il Piano di Integrazione Locale.
Maria Teresa Carloni dello SPI-CGIL ha introdotto i lavori parlando dell’importanza della prevenzione dalla primaria alla terziaria, dell’attenzione alla promozione della salute per il raggiungimento del benessere individuale e collettivo per i quali occorrono il coinvolgimento delle comunità, strutturare la presa in carico efficace e l’integrazione tra rete dei servizi territoriali ed ospedalieri.
La dott.ssa Letizia Ferrara dell’INRCA è intervenuta sulla patologia dell’osteoporosi e sulle fratture da fragilità ossea, valorizzando l’importanza della prevenzione fin dall’età adolescenziale per un sano invecchiamento attivo. Difatti ha detto che “sono importanti sani ambienti di vita e di lavoro, l’adozione di corretti stili di vita, alimentazione adeguata, attività motoria e corretto uso dei farmaci, così come l’insegnamento della prevenzione fin da giovani, al fine anche di utilizzare in modo appropriato i servizi sanitari”.
La dott.ssa Gilberta Giacchetti Dirigente Medico di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Marche ha illustrato il lavoro svolto sull’identificazione del percorso che collega la prevenzione a quello diagnostico terapeutico assistenziale, PPDTA Model, determinando l’anello di congiunzione tra territorio ed ospedale, ma anche un modello di governance tra centri, strutture e professionisti che in tutti i contesti territoriali ed ospedalieri, dal pronto soccorso alla specialistica si occupano di osteoporosi.
La dott.ssa Elsa Ravaglia Dirigente medico dell’AST Pesaro Urbino ha trattato del PPDTA Operational, valorizzando l’importanza dell’attivazione di tale modello anche attraverso una rete di servizi territoriali da implementare attraverso i Piani di Integrazione Locale sui quali le singole AST sanitarie devono lavorare con il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e Pediatri, Medici Specialisti per attivare sinergicamente prevenzione, benessere individuale e collettivo e risposte di salute.
I lavori sono stati conclusi da Maria Rosaria Lucarelli della Segreteria FNP-CISL Marche che durante il suo intervento ha ribadito - “E' importante passare dall’ideazione di un modello all’operatività, recuperare il rapporto con i cittadini nell’attività di sensibilizzazione e di promozione della salute. Occorre valorizzare le eccellenze delle Marche mettendole in rete con tutto il sistema sanitario, con i medici professionisti, i Medici di Medicina Generale, le Case della Comunità che rivestono un ruolo fondamentale nella prevenzione, identificazione e valutazione dei rischi, per intervenire con adeguate terapie farmacologiche, ridurre l'incidenza delle fratture da fragilità, diminuendo al contempo l'ospedalizzazione e l'impatto socio-economico sul Sistema Sanitario Nazionale. Il sindacato chiede ora di passare da un modello alla sua attuazione e di essere coinvolto nei Piani Integrati Locali.”
Ai lavori hanno partecipato circa 100 persone tra adulti e giovani studenti dell’Istituto Matteo Ricci di Macerata del percorso scienze umane e delle biotecnologie-settore sanitario che si sono occupati già negli anni di prevenzione ed osteoporosi accompagnati dalle prof.sse Fabrizia Amabili e Carla Zenobi.