23 maggio 2024, Giornata della legalità: eroi che hanno perso la vita per costruire un Paese più giusto

23 maggio 2024, Giornata della legalità: eroi che hanno perso la vita per costruire un Paese più giusto
21/05/2024
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23 maggio 2024, Giornata della legalità: eroi che hanno perso la vita per costruire un Paese più giusto

Il 23 maggio è il Giorno della Legalità, volta a commemorare le vittime di tutte le mafie e, in particolare, delle stragi del 1992 - 93.

Quest' anno ricorre il 32esimo anniversario della strage mafiosa di Capaci, dove il 23 maggio 1992 furono assassinati dalla mafia i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, e gli agenti della polizia di Stato Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.

Patrimonio prezioso e inestimabile, la memoria storica va salvaguardata, soprattutto con iniziative efficaci. La Fondazione Falcone, ha reso noto il programma delle celebrazioni di giovedì prossimo.

In tutta Italia la giornata verrà celebrata con eventi, momenti di riflessione e iniziative.

In particolare, a Palermo il programma degli eventi:

  • Dalle ore 10.00 alle ore 11.45, in diretta Rai, dal palco allestito nel parco del Museo del presente si svolgerà la cerimonia di presentazione del Museo, alla presenza del presidente della Regione siciliana Renato Schifani, del sindaco della Città Metropolitana e di Palermo Roberto Lagalla, del vice presidente della provincia autonoma di Bolzano Daniel Alfreider per poi proseguire con i rappresentanti istituzionali che hanno confermato la presenza: il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, la presidente della commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo.
    Ci saranno anche i vertici della Dea, dell' Fbi, la rappresentanza del governo degli Stati Uniti d'America con la console generale Tracy Roberts-Pounds e Louis J. Freeh, già direttore generale dell' Fbi e amico di Giovanni Falcone.
    Accanto a Maria Falcone, saranno presenti sul palco anche i diversi partner che hanno concorso e concorreranno direttamente alla realizzazione del Museo del presente.

Il Museo del Presente è un’iniziativa che rientra nel progetto promosso dalla Fondazione, di cui è presidente la sorella del magistrato, Maria, insieme alla quale Luigi Sbarra ha sottoscritto un protocollo che conferma la stretta collaborazione tra CISL e Fondazione Falcone (suggellata dalla firma del manifesto “Siamo Capaci” in occasione del Congresso CISL del 2022) per promuovere “la cultura della legalità e del lavoro”.

  • Dalle ore 13.00 alle ore 17.58 sarà possibile visitare gli spazi rigenerati della Galleria del presente e della Biblioteca Blu, fino ad esaurimento della capienza.
  • Dalle ore 17.00 alle ore 17.58 si svolgerà la manifestazione sotto l'Albero Falcone, in via Notarbartolo, simbolo di aggregazione sociale e civile

Infine, in forma riservata, alle ore 19.00 sarà celebrata la messa di suffragio nella chiesa di San Domenico in memoria delle vittime della strage di Capaci.

NOTA STORICA

Alle 17 e 56 minuti del 23 maggio 1992 i sismografi dell'Osservatorio geofisico di Monte Cammarata, in Sicilia, registrarono una forte onda d'urto. A provocarla non era stato un terremoto, ma l'esplosione potentissima che uccise il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre uomini della loro scorta Vito schifano, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Dopo solo 57 giorni toccò a Paolo Borsellino, e cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

 

LA FONDAZIONE FALCONE

Dal 1992 la Fondazione promuove la cultura della legalità nella società e in particolare nei giovani.

La missione centrale della Fondazione Falcone, costituita immediatamente dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio del 1992, e` la costante promozione dei valori della cultura della legalita` e della giustizia nelle comunita` e, soprattutto, delle nuove generazioni. Quell’insieme di elementi morali e culturali che si indica con quel sentimento civile di “amor di Patria” e che oggi, ancora piu` fortemente, devono essere trasmessi alla cittadinanza, a favore delle nuove generazioni, attraverso un linguaggio e una mediazione costante tra i diversi metodi di divulgazione storica e le necessita` della modernita` dei media, senza mai scadere nella retorica o nella vuota liturgia della commemorazione.

 


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